NATIVITÀ

di Massimo Di Paolo – Le ombre lunghe e precoci del solstizio d’inverno, a Natale già iniziano ad accorciarsi, aprendo alla luce che crescerà andando verso la primavera. Il Natale festa ancora sentita e condivisa. Il momento del raccoglimento, delle riflessioni, dei sentimenti. Nonostante tutto: resiste. A fronte di una commercializzazione sfrenata, a fronte di rinnovati individualismi, a fronte di contraddizioni profonde di interi popoli che mandano giovani vite a morire in trincea, il Santo Natale resiste. Fino al giorno dopo, fino al finire delle gioie dei bambini, fino al termine della preghiera che, nella intimità, ciascuno sceglie. Una riflessione e due suggerimenti quello che “Libri & Visioni” vuole proporre per aiutarci a dare senso a questo Natale, che arriva dopo un anno di grandi cambiamenti.
La prima: nel buio pesto del mare notturno qualcuno, a bordo di una vela della Ong tedesca Collective, raccoglie un “Help”, un flebile grido di aiuto. Non sappiamo come si possa restare tanto in acqua in alto-mare, non sappiamo come certe casualità possono avvenire e non riusciamo a non pensare ad una ri-nascita. Gli hanno dato il nome Yasmine era caduta in mare da un barcone con il fratello. Tutti annegati tranne lei aggrappata a un pneumatico, per giorni alla deriva. Era un rantolo, un sospiro, un mormorio: forse un vagito che l’ha salvata nel buio pesto di un mare pietoso, che ha fatto incrociare una chiglia di barca con una disperazione. Ecco, questo è per noi il Santo Natale del 2024. Lo ricorderemo per questo. Yasmine ha undici anni. Non si sa molto altro oltre che voci: non si sa se i genitori viaggiassero con i figli, se il padre abbia speso ogni cosa per farli partire, se sia stata accolta o rimpatriata. Certo è che l’hanno tirata su, soccorsa, protetta, salvata. Per rendere Santo questo Natale pensiamo alla nascita e alle ri-nascite: pensiamo a Yasmine e a come vorremmo che fosse già italiana.
Per un Natale di ri-nascita: due letture per momenti intimi. Non sono certo i primi in classifica per simpatia, e chi scrive in questa rubrica non fa parte della curva sud che li segue con tifo di parte. Vittorio sgarbi e Massimo Cacciari fanno pensare ad un ottaedro ad angoli acuti per spigolosità e carattere, ma quello che propongono per questo natale 2024 è la scelta di “Libri & visioni”. Appena pubblicato da La nave di Teseo, Natività, di Vittorio Sgarbi.

Già spinto sui canali di vendita in maniera massiva tanto da provocare un qualche fastidio per come, anche un contenuto dedicato alla “Natività e alla Madre”, sotto forma di viaggio nell’Arte, possa essere materiale di vendita e di consumo come tanti altri. Maria, nell’atto della maternità appare più vicina agli uomini, più terrena. Ci rimanda agli affetti primari, ai legami indissolubili, alla semplicità del bene. Non una storia da storico asettico misuratore di arte, ma traduttore di significati e di affetti rappresentati. E forse per questo il libro “Natività” fa incontrare uno Sgarbi diverso, inedito, meno primo della classe; in grado di narrare l’umano della Madonna-Madre, ben lontana dal solo tema religioso mentre mostra la dimensione dell’amore e ci presenta non un divino, ma un figlio. Dalla Madonna del Parto di Piero della Francesca, al Michelangelo della Pietà con una narrazione bella, ma soprattutto sorprendente.

Altra attenzione e altro taglio quello che appare in “La passione secondo Maria” di Massimo Cacciari edito il Mulino. Una rivendicazione dei valori dell’Arte in grado di intercettare, più di ogni altra cosa, le dimensioni umane e tra queste il valore del femminile. La figura misericordiosa della Madonna, diventa rappresentazione di tutti i valori che danno sostanza e diversità: nella sentimentalità, nell’amore, nella uguaglianza; ma anche in tutti i principi che organizzano le società evolute. Maria come una donna reale “simbolo di libertà e misericordia”. Lettura da centellinare per complessità, rimandi e simbologia. Da profonda riflessione: “la figura di Maria che comprende ogni maternità cosciente, consapevole, ogni maternità che si accinge a voler creare qualcosa”.

3 thoughts on “NATIVITÀ

  • Gli artisti, attraverso la loro creatività, hanno la capacità di comunicare messaggi profondi e di suscitare emozioni che possono indicarci una strada: Natività come possibilità di redenzione.
    Grazie per i bellissimi spunti di riflessione.

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  • Massimo Di Paolo come lei spesso scrive: bello assai.

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