NON TUTTE LE CARTE SONO UGUALI

A cura del dott. Maurizio Proietti – Prestare attenzione alla carta da forno è fondamentale: è tossica e potrebbe essere cancerogena, perché molte tipologie contengono sostanze perfluoroalchiliche (Pfas). È quindi importante controllare l’etichetta prima di acquistarla.

Immaginate di accendere il forno, preparare una teglia per una pizza o un dolce, e di stendere con naturalezza un foglio di carta da forno. Questo gesto, semplice e automatico, nasconde però un aspetto meno innocuo di quanto si possa immaginare. Infatti, molti non sanno che questo comune prodotto da cucina potrebbe rilasciare sostanze chimiche potenzialmente tossiche, le quali rischiano di contaminare non solo i cibi che cuciniamo. Ma cosa rende questo prodotto così pratico e, al tempo stesso, così controverso?

Tra le sostanze che destano maggiore preoccupazione troviamo i Pfas, una vasta categoria di composti chimici per- e polifluoroalchilici. Questi sono noti per la loro capacità di respingere acqua e grasso e di resistere ad alte temperature, caratteristiche ideali per creare quella superficie antiaderente che rende la carta da forno così utile. Tuttavia, i Pfas sono anche estremamente persistenti. La loro resistenza fa sì che non si degradino facilmente e possano accumularsi nell’organismo. Non a caso, queste sostanze vengono chiamate “forever chemicals” (sostanze eterne), poiché una volta disperse nell’ambiente restano per tempi lunghissimi.

Ma quali sono i rischi per la salute? Secondo il Position Paper pubblicato dall’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), l’esposizione ai Pfas è correlata a gravi patologie. Queste includono danni al fegato, disturbi agli apparati riproduttivi e alla tiroide, oltre a malattie tumorali e un possibile indebolimento del sistema immunitario. Francesco Romizi, responsabile per le pubbliche relazioni e la comunicazione di ISDE, avverte: “Gran parte delle carte da forno contiene Pfas. Al momento dell’acquisto, è preferibile scegliere prodotti che riportino chiaramente in etichetta l’assenza di tali sostanze. Inoltre, è essenziale seguire almeno le indicazioni minime contenute nel nostro Position Paper: evitare di superare le temperature consigliate e non riutilizzare la carta forno dopo che è stata sottoposta a stress termico”.

Fortunatamente, esistono alternative più sicure e semplici di quanto si possa pensare. Una delle prime soluzioni per ridurre l’esposizione a queste sostanze chimiche è optare per carta da forno ecologica, priva di Pfas. Per chi desidera andare oltre, verso scelte a zero sprechi, esistono opzioni innovative altrettanto efficaci. Ad esempio, i tappetini riutilizzabili in silicone alimentare rappresentano una valida alternativa.

Questi tappetini sono pratici, riutilizzabili centinaia di volte e privi di Pfas. Offrono una superficie perfettamente antiaderente, ideale per la cottura di dolci o piatti come patate al forno e lasagne. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla qualità del silicone impiegato e scegliere prodotti certificati per la sicurezza alimentare.

Un’altra soluzione, radicata nella tradizione ma oggi spesso dimenticata, è l’uso di grassi naturali per evitare che i cibi si attacchino. Spalmare un filo d’olio d’oliva sulla teglia può essere sufficiente per ottenere una cottura perfetta senza ricorrere alla carta da forno. Questo metodo, oltre a eliminare l’uso di sostanze chimiche, può aggiungere un tocco di sapore ai piatti. Basti pensare a come le nostre nonne preparavano torte e biscotti: un velo di olio o di burro e una spolverata di farina risolvevano il problema senza bisogno di fogli speciali.

La questione della carta da forno è un esempio di come molti prodotti di uso quotidiano possano nascondere rischi sottovalutati. In un mondo in cui siamo sempre più esposti a materiali sintetici, fare scelte consapevoli anche nelle piccole cose può fare una grande differenza. Ridurre l’utilizzo di sostanze potenzialmente tossiche in cucina non solo tutela la nostra salute, ma contribuisce anche a proteggere l’ambiente, limitando inquinamento e sprechi.

La prossima volta che accendiamo il forno e prepariamo una teglia, fermiamoci un momento a riflettere: gli strumenti che utilizziamo possono influire sia sul nostro benessere che su quello del pianeta.

A conferma di quanto su riportato esiste documentazione scientifica rintracciabile sulle banche dati validate dalla comunità scientifica internazionale, riporto due articoli con relativa sinossi: 

  • Occurrence and migration study of chemicals from baking paper and aluminium foil. Lo studio analizza la migrazione di esteri organofosfati (OPEs) e sostanze perfluoroalchiliche (PFASs) da materiali a contatto con alimenti, come carta da forno e alluminio. I risultati preliminari mostrano una maggiore migrazione dalla carta da forno, evidenziando la necessità di monitorare questi composti tossici nei materiali a contatto con alimenti. Questa ricerca sottolinea l’importanza di sviluppare metodi analitici per garantire la sicurezza alimentare rispetto all’esposizione a sostanze chimiche. [1]
  • A review on per- and polyfluorinated alkyl substances (PFASs) in microplastic and food-contact materials. In questo articolo scientifico si parla di plastica, carta e cartone usati come materiali per il packaging che spesso sono rivestiti con sostanze pericolose come i PFAS, che possono migrare negli alimenti e rappresentano rischi per la salute umana. Le preoccupazioni ambientali includono l’accumulo di plastica non degradabile e la formazione di micro e nanoplastiche. Nonostante esistano molte revisioni sui PFAS nell’ambiente, manca una revisione sistematica sui PFAS e nelle microplastiche. Questa revisione si propone di esaminare la presenza di PFAS negli FCM, analizzare la loro interazione con le microplastiche e identificare le lacune nella ricerca per valutare i rischi associati. [2]

 

Bibliografia 

[1] Sonego E, Di Filippo P, Riccardi C, Pomata D, Bannò A, Simonetti G, Buiarelli F. Occurrence and migration study of chemicals from baking paper and aluminium foil. Food Chem. 2023 May 30;409:135260. doi: 10.1016/j.foodchem.2022.135260. Epub 2022 Dec 23. PMID: 36584535.

[2] Barhoumi B, Sander SG, Tolosa I. A review on per- and polyfluorinated alkyl substances (PFASs) in microplastic and food-contact materials. Environ Res. 2022 Apr 15;206:112595. doi: 10.1016/j.envres.2021.112595. Epub 2021 Dec 17. PMID: 34929191.

https://www.isdenews.it/attenzione-alla-carta-forno-e-tossica-e-cancerogena-lallarme-dei-medici-molte-contengono-pfas-importante-controllare-letichetta/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/03/attenzione-alla-carta-forno-e-tossica-e-cancerogena-lallarme-dei-medici-molte-contengono-pfas-importante-controllare-letichetta/7753518/