CARCERE SULMONA: I SINDACATI DENUNCIANO CRITICITÀ STRUTTURALI E CHIEDONO INTERVENTI URGENTI

Le organizzazioni sindacali Sappe, Sinappe, Osapp, Uspp e Fns Cisl hanno inviato una lettera indirizzata al sottosegretario alla giustizia, Andrea Del Mastro Delle Vedove, al vice capo del Dap, Lina Di Domenico, e al provveditore Lazio-Abruzzo-Molise, Giacinto Siciliano, per evidenziare una serie di gravi problematiche che affliggono il carcere di Sulmona.

Nella lettera, i sindacati sottolineano come, nonostante la recente consegna del nuovo padiglione alla direzione della casa circondariale, permangano numerose criticità legate alle condizioni dei vecchi reparti, che necessitano di interventi urgenti per essere adeguati agli standard europei di vivibilità.

Già nel gennaio 2022, durante una visita dell’allora capo del Dap Bernardo Petralia, accompagnato dal direttore generale del personale e delle risorse Massimo Parisi e dal provveditore Carmelo Cantone, era stato preso l’impegno di utilizzare il nuovo padiglione per consentire la ristrutturazione delle sezioni più vetuste. Tuttavia, a distanza di quasi tre anni, i sindacati denunciano che quegli interventi non sono ancora stati realizzati.

Tra le problematiche segnalate:

  • Impianti e infrastrutture obsolete: le docce rimangono locali comuni privi di acqua calda, gli impianti elettrici mostrano gravi inefficienze in caso di maltempo e i passeggi del reparto verde risultano non conformi agli standard di sicurezza e salubrità per i lavoratori.
  • Sovraffollamento: la popolazione carceraria è cresciuta da 400 a 450 detenuti, con un ulteriore aumento previsto per l’apertura del nuovo padiglione, che potrebbe portare l’arrivo di altri 200 detenuti senza un adeguamento delle strutture.
  • Carenze nell’area colloqui: le sale adibite ai colloqui in presenza sono insufficienti a causa della riconversione di spazi per le videochiamate durante la pandemia, mentre l’unico ingresso per i visitatori non è in grado di sostenere un afflusso maggiore.
  • Problemi nell’area sanitaria: l’attuale organizzazione sanitaria è già sotto pressione e rischia di peggiorare con l’ampliamento della struttura.

I sindacati chiedono chiarimenti sull’impegno preso dall’amministrazione penitenziaria nel 2022, evidenziando l’urgenza di avviare gli interventi di ristrutturazione e messa a norma dei vecchi reparti, nonché un potenziamento delle infrastrutture esistenti per garantire condizioni adeguate sia per i detenuti che per il personale.

La lettera è stata inviata anche alle segreterie regionali delle organizzazioni sindacali firmatarie, nella speranza di attirare l’attenzione delle autorità competenti e dell’opinione pubblica su una situazione ritenuta ormai insostenibile.

I rappresentanti sindacali concludono auspicando una pronta risposta e un’azione concreta per risolvere le criticità evidenziate.