VIOLENZA SESSUALE IN ALBERGO, LA CASSAZIONE ANNULLA LA CONDANNA AL 33ENNE ACCUSATO: CASO RIAPERTO
Colpo di scena nella vicenda giudiziaria che vede protagonista Salvatore Amato, 33enne siciliano, condannato in appello a quattro anni di reclusione per una presunta violenza sessuale avvenuta nel 2019 a Pescasseroli. La Corte di Cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato dall’avvocato difensore Valerio Vianello, annullando la condanna e inviando il caso alla Corte d’Appello di Perugia per ulteriori chiarimenti su alcuni punti della delicata vicenda.
Il caso risale all’agosto del 2019, quando Amato, capo animatore in un albergo di Pescasseroli, venne accusato di aver abusato di un’animatrice ventenne. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Amato avrebbe immobilizzato la giovane nella stanza riservata al personale al termine di una giornata lavorativa, costringendola a subire atti sessuali. La ragazza, recatasi al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, aveva riportato alcune lesioni che, secondo la procura, sarebbero compatibili con la presunta violenza subita.
Nel 2021, il Tribunale di Sulmona aveva assolto Amato, non ritenendo credibile il racconto della giovane, assistita dall’avvocato Alessandro Scelli. Tuttavia, a febbraio 2023, la Corte d’Appello aveva ribaltato la sentenza di primo grado, condannando il 33enne a quattro anni di reclusione. Ora la Cassazione ha ritenuto fondato il ricorso presentato dall’avvocato Vianello, che ha evidenziato incongruenze nella ricostruzione dei fatti.
“Il nostro ricorso non solo è stato ritenuto ammissibile, ma anche fondato nel merito. Ci sono delle evidenti incongruenze che la Corte d’Appello di Perugia dovrà ora esaminare”, ha commentato l’avvocato difensore.
Per Salvatore Amato, che era stato arrestato nel 2020 e aveva trascorso undici mesi agli arresti domiciliari, si apre quindi un nuovo capitolo giudiziario.