UN’IDEA…ALMENO UNA !!!

di Massimo Di Paolo – Le promesse scolorano come carta pesta. In politica di più. Si sperava che il dibattito riprendesse verve e riportasse a pensare cosa fare per Sulmona nostra. E invece nessun brivido, nessun urlo, nessun sussulto. Tutto fermo eclissato nel nulla. Prezza, con la festa per halloween, è stata la notizia “bomba” in un mosaico di notiziole che fanno spegnere qualsiasi speranza. Meglio i momenti delle scissioni, dei passaggi tra gruppi e posizioni in Consiglio comunale piuttosto che il silenzio. Un fremito in verità c’è stato ad apertura dell’autunno, che certo non si prospetta al fuoco ardente per l’amministrazione Di Piero.  La questione mensa ha scaldato per un attimo gli animi riportando il tutto a come era negli anni passati, la questione Caserma VVFF, e terreno annesso, deve scoprire ancora la sottana, la casetta in zona Tratturo è al primo atto con il sequestro ma non riverbera ancora di luce propria. Tutto tace quando c’è odore di incenso. Le promesse dove sono andate a finire? La buona amministrazione dove si nasconde? Sarà la nostalgia canaglia di un tempo passato ma il presente a Sulmona è ricco di melassa inattiva. La prossima riapertura della Scuola intitolata ad Ovidio speriamo che non venga infarcita da retorica e da classismo imbiancato e che possa divenire stimolo per una rinascita autentica per tutto il tessuto sociale sulmonese.  Ne manteniamo i dubbi, il trucco forse sta nel non guardare il presente e pensare che tra un calice di vino e una giostra giocata tra noialtri le cose vadano alla grande. Nella realtà si sta definendo un periodo di stagnazione che va ben oltre quello del passato recente e a nulla servono i momenti di ludica partecipazione teatrale, musicale o di quant’altro. Le energie mancano insieme alle idee e alle prassi innovative sconosciute ai più. Ma va bene così per alcuni: per chi fa della politica e dell’agire pubblico una cosa privata rattrappita nelle personali convinzioni, nelle routine, nelle sicurezze, nelle convinzioni datate dal tempo. Non un guizzo, un progetto un’idea.  Ai lettori va l’invito a sfogliare le notizie delle testate online di quest’ultimo dopo estate per rendersi conto di cosa stiamo vivendo e verso cosa stiamo andando. Ma non bisogna parlare male! Ci sono e si fanno tante cose belle! Certo, è vero, come gli incontri dei bambini che festeggiano il compleanno con fiocchetti, dolci e cotillon. Proviamo ad affacciarci alla gestione e alle condizioni del garage con ingresso su Piazza Maggiore, o alla storia della bretella ferroviaria per l’Aquila che salta Sulmona, o alle condizioni del Centro Storico, o del piazzale dell’Ospedale, o dei collegamenti con la Stazione ferroviaria, o alla storica villa comunale (e che storia!), o al contratto di quartiere, o agli affidamenti degli impianti sportivi, alle palestre scolastiche. Ormai sembrano al sicuro i rappresentanti della coalizione che governa la Città. Si va in conserva, a “dritta di bolina” dicono i marinai, verso la conclusione del mandato e questo fa assopire, smagra le idee e le energie. Oltre la pulizia della città e delle sue bellezze, che manca ormai cronicamente, si comincia ad avvertire, nei vicoli e nel sabato sera in tutta la città, soprattutto dopo certe ore, un senso di insicurezza e una sorta di gender gap che si cerca di affrontare con gli occhi del passato e la nostalgia che si prova per i tempi della propria giovinezza. “Se gioventù sapesse e vecchiaia potesse” si sente sospirare, ma di progetti e di quel Rinascimento promesso, neppure l’ombra. Sono le parole che fanno la Politica e i fatti la saggia amministrazione. Quella che si vive ormai da tempo è l’ordinaria. Né sviluppi né idee solo presagi. La cronaca spicciola dei fattarelli di paese l’unica compagnia per una coalizione dal passo corto. La vera sostanza è rimanere serenamente al proprio posto senza dubbi o incertezze. Il nemico è fuori di noi e lasciateci vivere -come una festa- la decadenza dell’ennesimo tradimento alla Città.