SFOLLATI DAI CAMPI FLEGREI: A CASTEL DI SANGRO L’ESERCITAZIONE NAZIONALE PER IL RISCHIO VULCANICO
Sabato 12 ottobre è in programma l’esercitazione nazionale per il rischio vulcanico “Campi Flegrei 2024”, con l’obiettivo di testare le procedure di evacuazione e accoglienza in caso di emergenza legata al Vesuvio. Castel di Sangro sarà uno dei punti di prima accoglienza per i cittadini di Monte di Procida, situato nella “zona rossa”, grazie a un protocollo d’intesa firmato lo scorso 23 maggio.
Il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che seguirà le operazioni da remoto, sta predisponendo varie misure, tra cui l’attivazione del Centro operativo comunale (Coc) e la simulazione delle aree di raccolta per la popolazione. Sono circa 6mila le persone che potrebbero essere ospitate in Abruzzo, all’interno di strutture ricettive, scuole e ospedali, con l’eventuale riapertura delle seconde case, i cui proprietari riceveranno un indennizzo. Le convenzioni per l’accoglienza si basano su modelli già utilizzati durante il sisma del 2016 e l’emergenza ucraina. Alcuni sfollati verranno trasferiti in Molise.
L’esercitazione mira a testare l’allontanamento assistito della popolazione dalle aree di attesa previste nei piani comunali di emergenza, verso le aree di incontro. Sarà inviato un messaggio tramite il sistema IT-alert per simulare un avviso di attività vulcanica e valutare l’efficacia del sistema di allerta. In caso di dichiarazione di “allarme”, tutta la popolazione della zona rossa dovrà essere evacuata, con un’operazione stimata in 72 ore, articolata in più fasi.
Questo evento rappresenta un’importante prova per verificare la capacità di risposta e il coordinamento tra protezione civile e amministrazioni locali. Mauro Casinghini, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, ha sottolineato l’importanza di questo test per la pianificazione regionale e nazionale: “Abbiamo simulato l’attivazione del Coc a Castel di Sangro e stabilito un contatto video con diverse aree, come quella dell’Aquila, per migliorare il coordinamento operativo”.
L’esercitazione rappresenta un passo decisivo nella gestione del rischio vulcanico e nella tutela della popolazione in caso di un evento reale.