GAUDIUM MAGNUM PER VENDITTI, OCCHI CHIUSI E ORECCHIE TAPPATE PER LO SCEMPIO DI CASE PENTE
di Mario Pizzola – Gli amministratori comunali di Sulmona annunciano con gaudium magnum che i 30.000 euro dei contribuenti sulmonesi elargiti generosamente per il concerto di Venditti sono un āinvestimento sul Turismo e la Culturaā. CāĆØ da restare ammirati per questa attenzione nei confronti della cultura; peccato che Case Pente sia troppo lontana da Palazzo San Francesco per percepire i rumori delle ruspe che hanno cominciato a fare scempio della nostra cultura e della nostra storia. Ā Mentre piazza Garibaldi ĆØ vicina, dalla sede municipale non si vedono gli enormi mezzi che stanno sbancando quella che la stessa Soprintendenza definƬ āun complesso archeologico tra i piĆ¹ importanti e inediti dellāarea pelignaā. Unāarea ā lo ricordiamo ancora ai nostri attenti e solerti amministratori ā in cui sono state rinvenute lāesistenza di un villaggio dellāetĆ del bronzo risalente a 3500 anni fa, una necropoli con circa cento tombe e almeno tre costruzioni dellāepoca italica o romana.
Sarebbe interessante conoscere se, in un momento di pausa dellāintensa attivitĆ amministrativa, il sindaco o qualche assessore abbiano trovato il tempo di alzare la cornetta del telefono per chiedere alla Soprintendenza dellāAquila cosa sta succedendo in quella che la Snam ebbe a definire āunāarea marginaleā, ovvero senza nessun valore. Sarebbe ancora piĆ¹ interessante sapere se il sindaco oqualche assessore, alla luce delle emergenze archeologiche rinvenute, abbiano trovato il tempo di scrivere una lettera alla Soprintendenza per chiedere che sullāarea di Case Pente venga apposto il vincolo di interesse culturale. Ricordiamo che la ādichiarazione di interesse culturaleā viene emanata in relazione alle cose immobili o mobili che ārivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dellāarte, della scienza, della tecnica, dellāindustria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dellāidentitĆ e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive e religioseā.
Peraltro queste semplici iniziative amministrative avrebbero, ed hanno, il vantaggio di non gravare sul bilancio comunale, ovvero sui contribuenti. Ma se chiedere questo ai nostri amministratori ĆØ chiedere troppo, almeno ā forse ā i cittadini avrebbero il diritto di sapere se, dopo che un anno e mezzo dallāapertura del cantiere a Case Pente, il sindaco o qualche assessore ha trovato il tempo di incaricare almeno un vigile urbano, dicassi uno, di recarsi sul posto e magari chiedere alla Snam se lāautorizzazione a costruire ĆØ decaduta oppure no, e in questo secondo caso quali sono gli atti che lo attestano. O anche chiedere questo ĆØ chiedere troppo?
Foto di copertina gentilmente concessa da Giovanni Campagna
Le rivendicazioni del Sig.Mario Pizzola sono una cosa.
Tutt’altro sono le legittime aspirazioni di una cittĆ a voler sponsorizzare se’ stessa investendo in immagine come ha fatto con Venditti.
Non si capisce perchĆ© una cosa debba escludere l’altra..
Caro Mario hai ragione (anch’io sono contrario allo scempio d case Pente), il problema che ĆØ giĆ tutto scritto e deciso dall’alto ormai le pecore sono uscite dal recinto.
Purtroppo Sulmona politicamente non se la fila nessuno e come giĆ ho detto in altre occasioni ci stanno facendo rimpiangere (Purtroppo) la Prima Repubblica ed grave, almeno in quel periodo i politici locali avevano un certo peso e Sulmona veniva rispettata
Ć una vergogna vergogna …e pensare che ogni anno, questo compreso, andiamo a spendere soldi e giorni a Sulmona senza bisogno di Venditti. Tra parentesi chi scrive ĆØ calabrese e in quanto tale ricorda che il noto cantautore ipocritamente di sinistra e amico di Rino Gaetano, ĆØ solito offendere i Meridionali, forse perchĆ© non abbiamo la sorte di appartenere alla sua razza romana, che tra i tanti padri ne hanno anche qualcuno in noti oscuri servizi segreti. Prof. Giovanni Giannelli dottavvgiannelli@libero.it
L’articolo di Mario Piazzola mette in evidenza una realtĆ alla maggior parte sconosciuta. In questo caso mi associo ulla mora interposita al suo pensiero.