IL PROCURATORE D’ANGELO: L’INCHIESTA SULLA CENTRALE DI CASE PENTE VA AVANTI E GLI AMBIENTALISTI SOSPENDONO LA PROTESTA

L’inchiesta riguardante la costruzione della centrale di compressione del metano a Case Pente, avviata dalla Snam, non è stata archiviata ma va avanti. A confermarlo è stato il procuratore capo del tribunale di Sulmona, Luciano D’Angelo, che questa mattina, accompagnato dal nuovo dirigente del commissariato di Sulmona, Marzio Morganti,  si è recato al cantiere per un sopralluogo. Sul posto, D’Angelo ha trovato  inaspettatamente due attivisti, Mario Pizzola e Alba Silvani, marito e moglie, che si erano incatenati al cancello d’ingresso del cantiere in segno di protesta contro la Snam che continua ad andare avanti con i lavori. Secondo gli ambientalisti il cantiere sarebbe illegale perché mancherebbero ancora alcune autorizzazioni e soprattutto manca il progetto esecutivo per la realizzazione della centrale di compressione.

I due ambientalisti, noti per il loro impegno nella tutela del territorio e dei diritti dei cittadini, hanno cercato un dialogo con il procuratore. Tuttavia, D’Angelo ha chiarito che non era disposto a discutere la questione alla presenza della stampa, pur lasciando intendere di essere disponibile ad ascoltare gli ambientalisti  in un contesto più riservato.

La presenza del procuratore nel cantiere di Case Pente ha rassicurato, almeno in parte, gli attivisti, i quali subito dopo che il magistrato ha lasciato il cantiere, hanno deciso di interrompere la loro protesta. Pizzola e Silvani, infatti, hanno manifestato compiacimento nell’apprendere che l’inchiesta non è stata chiusa, mantenendo così accese le speranze per il blocco dei lavori e del progetto finale che continua a sollevare forti opposizioni da parte della comunità locale.

La vicenda della centrale Snam a Case Pente rimane al centro del dibattito pubblico e delle preoccupazioni ambientali, con la popolazione locale che teme le possibili conseguenze negative per l’ambiente e la salute. Anche alla luce della imminente attivazione dell’altra mega centrale Turbogas ultimata nelle scorse settimane al centro dell’area industriale di Sulmona e a ridosso di insediamenti produttivi e di centri commerciali frequentati giornalmente da centinaia di persone. Se entrambi le centrali che, bisogna ricordare sono della stessa potenza, entrassero in funzione, sarebbe davvero la fine per il territorio e per l’intera Valle Peligna.

One thought on “IL PROCURATORE D’ANGELO: L’INCHIESTA SULLA CENTRALE DI CASE PENTE VA AVANTI E GLI AMBIENTALISTI SOSPENDONO LA PROTESTA

  • Un encomio agli attivisti che hanno coraggio e tenacia nel portare avanti una battaglia di cui tutti si disinteressano !

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