IL PM GRATTERI A ROCCARASO: “CHIUDERE I TRIBUNALI TROPPO PICCOLI”

“Bisognerebbe rivedere la carta della geografia giudiziaria e chiudere i tribunali che non funzionano bene perché troppo piccoli”. Queste le parole del procuratore capo del tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, durante la presentazione del suo ultimo libro “Il grifone”, scritto insieme al professor Antonio Nicaso. L’evento si è svolto sabato nella sala consiliare del Comune di Roccaraso, nell’ambito della decima edizione della rassegna culturale “Il tempo e le idee”.

Gratteri, noto per il suo impegno nella lotta alla mafia, ha colto l’occasione per sottolineare la necessità di una riorganizzazione del sistema giudiziario italiano. In particolare, ha fatto riferimento alla vicinanza tra le sedi giudiziarie di Larino, Vasto e Lanciano, sottolineando come la riduzione del numero dei tribunali potrebbe portare a una maggiore efficienza. “Bisognerebbe diminuire il numero di magistrati dove ce ne sono troppi”, ha dichiarato Gratteri, lamentando la disparità nella distribuzione dei fascicoli tra i diversi tribunali italiani.

Durante il suo intervento, il magistrato ha lanciato una proposta innovativa: la creazione di un tribunale specializzato per giudicare i mafiosi. Secondo Gratteri, un “tribunale speciale” dedicato esclusivamente alle indagini sui grandi gruppi criminali mafiosi permetterebbe una gestione più efficace dei processi contro la criminalità organizzata.

Il nuovo libro di Gratteri, “Il grifone”, approfondisce l’uso di tecnologie sofisticate e di nuovi apparati digitali da parte delle mafie, che sfruttano questi strumenti per condurre i loro affari illeciti senza essere scoperti. Gratteri ha ribadito l’importanza di investire in tecnologia per contrastare la criminalità organizzata, esclamando: “Eravamo i primi per investigazioni avanzate!”.

Non sono mancate critiche alle recenti riforme del sistema giudiziario, che secondo Gratteri non sono risolutive e rischiano di rallentare ulteriormente il sistema. Sul tema del sovraffollamento carcerario, Gratteri ha proposto di utilizzare i beni confiscati alle mafie per attrezzare strutture dedicate ai tossicodipendenti giovani e ai detenuti affetti da malattie mentali. “È inutile tenerli in carcere, bisogna farli curare”, ha affermato il procuratore, evidenziando l’urgenza di migliorare le condizioni di vita di questi detenuti.

L’incontro ha visto la partecipazione del sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, e di giornalisti, tra cui Luca Prosperi dell’Ansa e Maria Trozzi di LaPresse, che hanno rivolto alcune domande al magistrato.

La presentazione di “Il grifone” ha dunque offerto non solo un’occasione per riflettere sul tema della lotta alla mafia, ma anche uno spunto per discutere delle necessarie riforme da apportare al sistema giudiziario italiano.