IMPRENDITORE DI GORIANO SI INCATENA DAVANTI AL TRIBUNALE: SONO PERSEGUITATO DALLA GIUSTIZIA (Video)
https://youtu.be/iTXsnF-x8vY?si=gj9crndHf7PWC9Jb
Ha iniziato lo sciopero della fame incatenandosi davanti al tribunale di Sulmona ritenendo di essere perseguitato dalla giustizia. Protagonista della protesta un imprenditore di Goriano Sicoli, Giovanni Di Simone che questa mattina ha voluto denunciare la sua situazione. Dopo aver parcheggiato la sua vettura a pochi metri dal palazzo di giustizia, ha esposto sul parabrezza alcuni cartelli, contro una giustizia che negli ultimi anni lo avrebbe fortemente penalizzato. “dagli inizi del 2000 sono vittima di sentenze a senso unico che mi hanno costretto a rimanere per tanti anni in Svezia, senza poter tornare in Italia. Grazie all’intervento del consolato, sono riuscito ad ottenere il visto che mi ha permesso di tornare a Goriano”- afferma il 65enne che, sempre in mattinata si è recato nell’ospedale di Sulmona per farsi medicare. “Sono due giorni che non mangio e mi sono sentito male. Ho già inoltrato richiesta al Tribunale di Campobasso per ricusare il giudice che mi ha condannato per tre volte assolvendo chi ha minacciato di uccidermi”- conclude il 65enne
Fortissimo. Un vero combattente per la libertà. L’Italia e immensamente corrotta e con i magistrati ordinari che stranamente non vogliono accorgersi che lo è perché sono restate immutate nell’ordinamento repubblicano le stesse leggi sugli appalti pubblici che vigevano nel Regno di Sardegna, quando, ancora esistevano i sudditi e non i cittadini con i diritti compresi negli arti. 2,3 e 4 della Costituzione e, di conseguenza il diritto delle aziende di contrattazione in completa libertà ed uguaglianza giuridica con la Pubblica Amministrazione