DISAVANZO SERVIZIO SANITARIO: LA CGIL CHIEDE UN INCONTRO CON I VERTICI DELLA ASL 1 SINDACI DEL TERRITORIO
Un incontro urgente per affrontare la questione del disavanzo del Servizio Sanitario Regionale: è quanto chiedono il Segretario Generale CGIL L’Aquila, Francesco Marrelli, e il Segretario Generale FP CGIL L’Aquila, Anthony Pasqualone, all’Assessora Regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ai vertici della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, al presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci della stessa azienda sanitaria locale e e ai sindaci di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro. Le Organizzazioni Sindacali ritengono non più derogabile un incontro “per affrontare quanto disposto dalla Legge regionale n. 9 del 23 maggio 2024, in merito alla copertura del disavanzo del Servizio Sanitario Regionale, risultante al quarto trimestre 2023, ed in particolare a quanto previsto dall’art. 2 della stessa ove si evidenzia l’obbligo, da parte delle delle ASL, ad intervenire per predisporre, entro 30 giorni, un piano di razionalizzazione delle risorse disponibili e la sostenibilità dei servizi sanitari offerti”. Tale richiesta fa seguito a quella già inoltrata agli stessi destinatari dalla CGIL lo scorso 30 maggio. “Dobbiamo quindi necessariamente iniziare ad affrontare la questione relativa al disavanzo della ASL 1, pari ad oltre 46 milioni di euro, per comprendere, attraverso una analisi del bilancio, cosa ha generato una tale consistente passività nonostante una continua e sistematica contrazione dei servizi nel territorio provinciale”, si legge nella lettera aperta a firma dei segretari CGIL. In particolare i sindacalisti chiedono chiarimenti sul ” record negativo per la mobilità passiva, pari a circa 77 milioni di euro, il che evidenzia un continuo e sistematico esodo delle cittadine e cittadini verso sistemi sanitari più attrattivi della ASL 1 Abruzzo”. Marrelli e Pasqualone sottolineano poi un’altra emergenza della ASL aquilana, quella delle liste di attesa: “per una ecografia addome completo, nell’area Peligno Sangrina, occorrono 328 giorni”, scrivono, “per l’Ospedale dell’Aquila, 289 giorni; per un elettrocardiogramma dinamico Holter, per l’Ospedale dell’Aquila occorrono 235 giorni; TAC addome completo area l’Aquila, 327 giorni, area Peligna, 223 giorni; colonscopia totale con endoscopio flessibile, area L’Aquila 587 giorni; mammografia, prima data disponibile area Marsica gennaio 2025, area L’Aquila e area Peligno Sangrina febbraio 2025; grastroscopia L’Aquila aprile 2025, Marsica febbraio 2025, area Peligno Sangrina tutto pieno per il 2025; RMN encefalo, area L’Aquila 340 giorni, Area Peligno Sangrina 186, mentre per una visita dermatologica, area L’Aquila 235 giorni, area Marsica 284 giorni. In generale per le colonscopie i tempi di attesa risultano per l’aera L’Aquila gennaio 2026, area Avezzano maggio 2025, area Sulmona novembre 2025″. Una situazione, questa, legata strettamente alla carenza di personale, che rischia di peggiorare nel periodo estivo, con un doppio risvolto: da un lato quello per il personale in servizio, costretto spesso a orari straordinari, e quello per l’utenza, spesso costretta a rivolgersi ad altre Asl o a strutture private. ” A tutto ciò”, proseguono CGIL e FP CGIL, “si aggiunga la denuncia, ormai quotidiana, della scarsità di materiale e presidi sanitari e di farmaci all’interno dei reparti e dei servizi”. Di qui la necessità di un confronto su un piano di interventi che non preveda tagli al personale e ai servizi sanitari. “Questo territorio ha la necessità di investimenti condivisi, di una programmazione che parta dai bisogni sanitari insoddisfatti e che veda tornare ad essere punto di riferimento per la prevenzione e per la cura, il sistema sanitario pubblico, riconfermandone i principi di universalità, equità e gratuità. Solo attraverso questo cambiamento eviteremo il costante spopolamento e l’impoverimento del nostro territorio.” (a.c.)