COSTRUZIONE EDIFICIO RESIDENZIALE IN AREA PARCO URBANO: QUATTRO INDAGATI
Quattro persone sono state indagate nell’inchiesta relativa alla costruzione di un edificio residenziale in via Tratturo a Sulmona. Tra loro figurano i due proprietari dell’immobile, entrambi sulmonesi e figli di un noto imprenditore locale, insieme a due figure tecniche legate alla ditta esecutrice dei lavori e alla progettazione, tutti residenti fuori città. La notizia è stata riportata dal quotidiano Il Centro.
Le indagini della magistratura sono state avviate a seguito di un esposto presentato nel luglio dello scorso anno dai Comitati cittadini per l’ambiente. Questi ultimi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla costruzione dell’edificio in un’area designata come “parco urbano e territoriale” dal piano regolatore della città. Le norme di attuazione di tale area stabiliscono che gli interventi, di esclusivo carattere pubblico, devono mirare alla salvaguardia e valorizzazione ambientale, ecologica e naturalistica del patrimonio esistente.
Il progetto della palazzina prevede la sua realizzazione nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria di Roncisvalle, lungo l’antica strada romana Numicia, sul tracciato del tratturo Celano-Foggia. Inoltre, l’edificio è situato vicino al fiume Gizio, nei pressi dell’antica cartiera dell’Annunziata. Secondo l’esposto dei Comitati, il progetto include demolizione, ricostruzione, ampliamento e cambio di destinazione d’uso di una precedente costruzione.
Un ulteriore punto di discussione è l’utilizzo degli incentivi statali previsti dal superbonus del 110% per la realizzazione dell’edificio residenziale. I Comitati hanno chiesto alla Procura di verificare se “la realizzazione dell’edificio residenziale sia compatibile con la destinazione dell’area a parco urbano e territoriale”.
In risposta, la Procura ha avviato le indagini e ha ascoltato il portavoce degli attivisti, Mario Pizzola, che ha fornito vari elementi agli inquirenti. La questione è stata discussa anche in consiglio comunale grazie all’intervento della consigliera Teresa Nannarone, che ha presentato un’interrogazione scritta.
Nel frattempo, gli indagati si dichiarano pronti a respingere le accuse, sostenendo che la costruzione dell’opera è conforme alle normative vigenti.
Accanimento ….. prima hanno fatto una legge e ora ci passa i guai chi giustamente ha cercato di trarre legalmente beneficio !
L invidia è una brutta bestia
Controllate tutti i frazionamenti per aumentare numero unità immobiliare fatti prima di avviare pratiche Super bonus 110% e ne vedremo delle belle!!!!! Scandalo Italiano…..