MARELLI FERMA MA GLI OPERAI NON LO SANNO: LE GIUSTIFICAZIONI DELL’AZIENDA
Lo stabilimento Marelli di Sulmona è al centro di una controversia scatenata da un errore di comunicazione che ha lasciato molti operai nel caos. Il primo turno lavorativo è stato improvvisamente cancellato a causa della mancanza di forniture, ma il problema più grande è stato il ritardo con cui è stata data la notizia agli operai.
Le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) di Fim, Fiom, Uilm e Uglm hanno espresso la loro indignazione per la gestione dell’incidente da parte dei responsabili dello stabilimento. La comunicazione della sospensione dell’attività lavorativa è arrivata solamente alle 21.17 tramite WhatsApp, quando molti operai erano già a letto, preparandosi per il turno di mattina successivo.
Questo ritardo ha causato non solo disagi, ma anche confusioni, con alcuni operai che si sono presentati regolarmente al lavoro, non avendo ricevuto il messaggio, solo per essere bloccati e rimandati a casa dagli addetti alla sorveglianza. La situazione è stata definita “inaccettabile” dalle Rsu, che hanno sottolineato come molti lavoratori debbano svegliarsi alle 4 del mattino per raggiungere il posto di lavoro.
Inoltre, le Rsu hanno sollevato il problema dei lavoratori che continuano a essere impiegati nei turni straordinari, compresi i fine settimana, nonostante il calo produttivo. Questi dipendenti vengono fermati “a loro piacimento”, con la conseguente decurtazione delle ferie. Le Rsu hanno chiesto un intervento urgente da parte della proprietà per risolvere questa situazione insostenibile.
In conclusione, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato l’importanza di una comunicazione tempestiva e responsabile da parte dei responsabili dello stabilimento e hanno invitato la proprietà a intervenire per migliorare la gestione complessiva della struttura.