GESTIONE AREA CELESTINIANA, LA MINORANZA CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA
“Conferma integralmente i nostri convincimenti la nota pervenutaci stamane dalla segretaria comunale secondo la quale “Bisogna ricorrere alla procedura di evidenza pubblica per affidare l’area celestiniana”. Lo affermano in una nota i consiglieri d’opposizione Caterina Di Rienzo, Franco Di Rocco, Antonietta La Porta, Teresa Nannarone, Maurizio Proietti e Luigi Santilli che chiedono all’assessore alla cultura Andrea Ramunno di farsi da parte.
“Forse sarebbe opportuno che qualcuno imparasse le norme invece di obbligare l’opposizione a rimarcare formalmente i confini della corretta azione amministrativa e politica! Purtroppo, e sottolineiamo purtroppo, proprio oggi veniamo a conoscenza anche del fatto che di uno dei soggetti che dovrebbe “gestire” i beni comunali, e cioè la “Fondazione per il Morrone”, ne farebbe parte -come si evince anche dalle notizie pubblicate in rete- proprio l’Assessore Ramunno”. Secondo i sei consiglieri di minoranza l’Assessore Ramunno ha incontrato in Comune l’Associazione Celestiniana, l’Archeoclub, i Volontari delle frazioni, la Coop Turistica Iat e la “Fondazione per il Morrone” di cui farebbe ancora parte. “Stiamo lavorando in sinergia per scegliere la soluzione migliore”, ha dichiarato Ramunno al termine dell’incontro. “Quindi l’Assessore “per scegliere la soluzione migliore” lavora in sinergia con la Fondazione di cui fa parte!!”, incalzano dall’opposizione. “Chiediamo perciò ufficialmente all’Assessore se è ancora parte della Fondazione, e in caso di risposta affermativa di dimettersi immediatamente dall’incarico assessorile. Se invece si è dimesso dalla Fondazione, gradiremmo sapere come e quando”. I consiglieri di minoranza si dicono indignati della condotta in spregio alle regole adottata, sotto più profili, da membri della cosiddetta “maggioranza” di Palazzo San Francesco. “Ricordiamo su tutte l’art. 54 della Costituzione che impone a chi svolge funzioni pubbliche “il dovere di adempierle con disciplina e onore”, concetti questi ultimi sconosciuti tanto per la negligenza dimostrata nella azione amministrativa, quanto per la disinvoltura con cui si tenta di superare il confine non solo delle norme ma anche dei potenziali conflitti di interesse e delle inopportunità di tipo politico”, concludono dall’opposizione. “Aspettiamo una risposta certa dal Sindaco e dall’Assessore Ramunno sia sulla appartenenza di quest’ultimo alla Fondazione che sulle conseguenti doverose dimissioni, non garantendo egli l’imparzialità rispetto alla cosa pubblica né l’affidabilità per la condotta tenuta e le dichiarazioni rese alla stampa in netto contrasto con le norme vigenti”.