ANIMALISTI CONTRO IL VOLO DELLE COLOMBE NELLA MADONNA CHE SCAPPA IN PIAZZA, “SONO DESTINATE A MORIRE”

Non una protesta, non una petizione ma una campagna di sensibilizzazione contro l’utilizzo delle colombe in occasione della tradizionale “Madonna che scappa in piazza” nel giorno di Pasqua a Sulmona. L’invito al sindaco della città Gianfranco Di Piero ma soprattutto alla Confraternita di Santa Maria di Loreto di porre fine a questa usanza è stato promosso da alcune animaliste. Secondo le attiviste questi volatili, non potendo sopravvivere in ambiente sconosciuto e ostile come quello che si presenterà loro successivamente al volo rischiano di andare incontro a morte di stenti o per predazione nei giorni a seguire. “Lo spavento che possono provare questi animali, impossibilitati a comprendere cosa stia accadendo, può essere solo immaginato”, scrivono sulla loro pagina social Carmen e Martina, allevati, si presume detenuti per scopi commerciali, con ogni probabilità venduti e acquistati, tenuti assieme sotto alla statua della Madonna  ed infine fatti volare in cielo fra il rumore e i botti dei mortaretti e la confusione generale della folla che assiste ‘commossa’. Come ogni animale allevato e abituato a condurre una vita in subordinazione, le colombe fatte volare rischiano seriamente di andare incontro a tante difficoltà di cui, evidentemente, gli antropocentrici uomini di dio non tengono di conto: habitat che non conoscono bene (o affatto), improvvisa necessità di procacciarsi il cibo da sole pur non essendone abituate, pericolo di essere predate e altre problematiche collegate all’aspetto etologico e ambientale”. Per evitare il ripetersi di una tradizione che non tutela i diritti degli animali, Carmen e Martina hanno chiesto ai propri follower (circa 40 mila), di invitare una mail al sindaco Di Piero e alla Confraternita Santa Maria di Loreto.

“Non uccidere”, recita il quinto comandamento. Credo che tale imperativo debba essere esteso a tutela di tutti i componenti del regno animale”, si legge nella lettera che sarà recapitata a sindaco e confratelli lauretani. “ Liberare delle colombe allevate purtroppo significa anche condannare a morte queste creature, che dovrebbero avere il diritto di poter vivere la loro unica vita e non di finire alla mercé umana per una tradizione di piazza”. “Vi chiedo di porre fine a questa usanza che può comportare la morte degli animali coinvolti – concludono – e di cercare insieme un’alternativa rispettosa nei confronti della vita, inclusa quella delle altre specie che vivono sulla terra”.

 

9 thoughts on “ANIMALISTI CONTRO IL VOLO DELLE COLOMBE NELLA MADONNA CHE SCAPPA IN PIAZZA, “SONO DESTINATE A MORIRE”

  • Si potrebbero utilizzare piccioni bianchi perché si comportano come “piccioni viaggiatori” e cioè appena liberati corrono verso il loro punto di nascita che, se di allevamento, tornano dall’allevatore e… saremmo tutti più felici. So bene che c’è una differenza tra piccione e colomba, ma in questo caso è il simbolo che conta.

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  • Anche gli umani cittadini di Sulmona condividono lo stesso destino,
    Visto che la discarica Cogesa sta’ ed ha avvelenato ambiente e animali.

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    • Lei è sempre fuori argomento. Se ne rende conto?
      Se le preme così tanto l’argomento Cogesa vada ad incatenarsi davanti ai cancelli e non rompa con questa storia in argomenti che non c’entrano nulla

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    • Carmen e Martina , a parte il fatto che quelle colombe credo che tornino perché addestrate al loro proprietario originale perché prese a noleggio e non acquistate dalla confraternita, ma in merito a ciò non temete , fra non molto se il governo e la U.E assieme alla Nato non la smettono di stuzzicare Putin arriveranno altri tipi di “volatili” e li non ci sarà speranza per nessuno. E per cortesia , lasciate in pace le tradizioni locali Sulmona ha ben altri problemi

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  • Carmen e Martina… Tranquille che tra pochissimi anni,
    altro che colombe, non “ correrà “ più nemmeno la Madonna.

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