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SCONTO DI PENA PER L’IMPRENDITORE SULMONESE ACCUSATO DI STALKING

Ridotta in appello la pena per l’imprenditore sulmonese di 48 anni accusato di stalker nei confronti della sua ex. Dai due anni stabiliti nel processo di primo grado, la Corte d’Appello dell’Aquila ha ridotto la pena a otto mesi di reclusione apportando un sostanzioso sconto all’imputato.

L’uomo, era finito sotto processo perché accusato di aver perseguitato la sua ex attraverso insistenti e ossessivi messaggi e chiamate sul telefono, ripetuti pedinamenti e appostamenti nelle vicinanze del luogo di lavoro o nei locali pubblici che frequentava di solito la giovane, provocandole un perdurante stato di ansia. Fatti avvenuti tra il 2017 e il 2018. In una circostanza l’imputato, sempre secondo le accuse del pubblico ministero, era arrivato a strappare dalle mani della sua ex fidanzata lo smartphone per leggere i messaggi e poi, ripartito in auto, l’aveva perfino inseguita tagliandole la strada per costringerla a fermarsi.

Ma c’è di più. All’imprenditore è stata contestata anche un’aggressione, che risale al maggio del 2018, quando la giovane donna riportò ferite alla testa e al collo tanto da essere costretta a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso, con una prognosi di cinque giorni.

Ne mesi scorsi la parte lesa ha ritirato la querela che aveva presentato ai carabinieri. Tuttavia i giudici della Corte d’Appello hanno condannato il 48enne per gli atti persecutori. Lo hanno invece prosciolto dalle accuse di violenza privata e lesioni personali. Ora si attende l’ultimo atto del processo che andrà in scena in Corte di Cassazione.

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