UN SOSTEGNO CONCRETO AI CENTRI DIURNI: SCOCCIA, UNA DELLE MIE PROPOSTE DI LEGGE NEI PRIMI CENTO GIORNI DI CONSILIATURA
Consentire misure periodiche a sostegno di servizi a favore delle persone con disabilità grave per una fonte di sicurezza nella gestione, così da garantire la sopravvivenza dei Centri Diurni. E’ una delle proposte di legge che la consigliera regionale uscente Marianna Scoccia, candidata con la lista “Noi Moderati” alle prossime elezioni regionali, vorrà presentare nei primi cento giorni di consiliatura.
“Si tratta di una proposta che andrà ad implementare e sviluppare leggi esistenti, con l’intento di garantire fondi per migliorare le condizioni di vita dei meno fortunati, con attenzione alle categorie con disabilità grave e in particolare giovani, che necessitano di uno spazio aggregativo a ciclo diurno.
Ritengo si debba riservare maggiore attenzione ai Centri Diurni, in quanto, purtroppo, il numero di persone affette da disabilità è aumentato negli ultimi anni e bisogna fare di più” Afferma Marianna Scoccia “Mi sono sempre occupata delle problematiche della sanità, avendo a cuore anche le politiche socio sanitarie. Ogni struttura di accoglienza offre una risposta qualificata ai bisogni di autonomia e di inclusione sociale dei soggetti con disabilità. I Centri Diurni sono luoghi di aggregazione finalizzati all’integrazione sociale, collegati alla rete di servizi territoriali, alle agenzie pubbliche e private, culturali, formative e di socializzazione. La certezza di risorse continuative regionali, con questa mia iniziativa legislativa, consentirà di proseguire con serenità il servizio di tutela e assistenza nei centri diurni e, inoltre, favorire la creazione di laboratori e di attività per migliorare l’assistenza e le attività sociali educative e terapeutiche nei Centri, i quali nel nostro territorio si rivelano strutture davvero importanti e vitali per molte famiglie”.
Dimenticavo…
Quali e quante le altre proposte di legge che ha già nel cappello e che “vorrebbe presentare”? In che tempi e in quanto prevede che possano vedere la luce e l’implementazione?
Almeno averne un “anticipo consistente”, cosi da informarne le sempre meno future generazioni.
E tutto questo circo fin quando resteranno i vecchi da cogl… ,scusate, da deridere.
Certo che dell’impegno sulle “problematiche della sanità e delle politiche socio sanitarie sul territorio non si e’ visto nulla, anzi si è indietreggiato.
Al contrario si “rivedono molto” bene le “promesse”, anzi un “PRESENTARE UN IMPEGNO” che per certo non avrà luce nei cento giorni citati, alla pari degli ora in vita ordini del giorno strombazzati ai quattro venti, risolutori di un bel niente.
Un “impegno” molto distante e non raccolto e percepito da tutti quei cittadini che le devono lottare nella sofferenza per la mancanza di servizi nella sanità.
Qui, dove dalle code sfiancanti e fatte in un CUP da terzo mondo, dove
le prestazioni urgenti sono su base annuale se non oltre.
Qui dove si inaugurano TAC già vecchie ma non si usano.
Qui dove i cittadini, questi si e per davvero, si devo “impegnare” i loro pochi averi per sperare di strappare qualche giorno di vita in più rivolgendosi alla sanità privata.
Per certo funzionano meglio i soliti “santini miracolosi” e non parlo di quelli politici!