EREDITÀ CONTESA A PRATOLA, SOTTO INCHIESTA ANCHE LA VICINA DI CASA

Si allarga l’inchiesta sull’eredità contesa dell’anziana di PRATOLA Peligna deceduta nei mesi scorsi proprio nel pieno delle indagini. Sotto inchiesta sarebbe finita anche la vicina di casa di 39 anni. A lei la procura contesta di aver utilizzato indebitamente il bancomat dell’anziana  per effettuare una transazione nello sportello Atm di un istituto di credito. La vicenda risale al marzo 2022 ed è il terzo filone della vicenda giudiziaria che, sul fronte penale, vede indagati cinque parenti e nipoti della donna per circonvenzione d’incapace. Uno di questi risulta indagato anche per essersi fatto rilasciare dall’anziana, una 90 enne deceduta nei mesi scorsi, un testamento olografo sequestrato dalla Procura.

Da sottolineare che anche la 39enne sarebbe in possesso di in uno dei quattro testamenti sottoscritti dall’anziana nei due anni antecedenti la morte. E quindi potenziale erede dell’anziana.

L’inchiesta principale sarebbe scaturita proprio dalla denuncia della 39enne che avrebbe chiesto di indagare sulla  “distrazione” di 450 mila euro dal conto della donna, ancora da riscontrare in sede di incidente probatorio nel corso del quale il giudice per le indagini preliminari, lo scorso 14 settembre, aveva designato un perito. Anche se nel corso delle indagini sarebbe emerso che l’anziana avrebbe effettuato dei bonifici in tal senso. Insomma una vicenda che appare ancora molto ingarbugliata ma foriera di ulteriori colpi di scena. Una lotta senza esclusione di colpi che vede in campo per accaparrarsi la sostanziosa eredità, il fratello dell’anziana, la giovane 39enne figlia della badante vicina di casa e almeno tre nipoti.