UNITÀ SEMPLICI TRASFORMATE IN UNITÀ COMPLESSE, ARRIVA LA DENUNCIA DELLA NURSIND
“Una decisione mirata solo a promuovere il responsabile del settore amministrativo in questione che non porta benefici all’utenza ma solo un ulteriore dispendio di risorse economiche”. La denuncia arriva dalla responsabile della segreteria provinciale della Nursind Samantha Boccia, che contesta la decisione della Asl di trasformare una Unità operativa semplice denominata “Amministrazione, Controllo e Monitoraggio Strutture Private Accreditate” in Unità operativa complessa mantenendo inalterate le competenze, le funzioni e lo stesso personale.
In una lettera inviata al direttore generale della Asl, al responsabile per la prevenzione della corruzione, al presidente della Regione Marsilio e all’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, il sindacato degli infermieri sottolinea come l’atto aziendale sia inutile e dannoso e vada immediatamente cancellato. “Fin da ora si ritiene di evidenziare che l’attività provvedimentale ascrivibile alla suddetta UOSD, che si intende elevare al rango di UOC, consiste prevalentemente nella liquidazione di fatture ed acconti, previa verifica della regolarità meramente contabile di forniture e di prestazioni sanitarie erogate da strutture private convenzionate, la cui regolarità per gli aspetti sanitari è verificata esclusivamente da parte del personale medico che esercita il relativo controllo senza alcuna ingerenza del personale della UOSD”, evidenziano dalla Nursind, “tanto che dal 2011 al 2023 sono state adottate dalla direzione aziendale solo sette delibere a firma del Direttore generale, pari a 0,48 delibere per anno”. Secondo la segreteria provinciale del sindacato degli infermieri la manovra della Asl è anti economica ed improduttiva in quanto, allo stato degli atti, il settore in questione non meriterebbe forse nemmeno di essere strutturata a livello di UOSD, ma semmai di semplice settore della UOC “bilancio e risorse finanziarie.
“Tanto viene riferito anche alla Presidenza della Giunta regionale ed all’Assessore regionale alla Sanità affinché nel quadro dei programmi di razionalizzazione ed efficientizzazione della spesa sanitaria tengano conto, nel rilascio di autorizzazioni o atti di approvazione, della effettiva utilità, efficacia ed economicità della modifica organizzativa in questione”, concludono dalla Nursind, “di cui si dovrà rendere conto ai contribuenti in un clima in cui non sembra che la organizzazione sanitaria sia nella pubblica opinione oggetto di positiva esaltazione”.