LA STORIA DI RELÙ, QUANDO LA SOLIDARIETÀ NON HA CONFINI

Quando Sulmona vuole sa mostrare il meglio di sé, soprattutto quando si parla di solidarietà e di aprire il cuore verso gli altri. Grazie a una piccola raccolta fondi messa su in poche ore su iniziativa di una commerciante del centro storico, un 45enne romeno che da tre giorni dormiva all’ addiacciò nel centro storico di Sulmona, ha potuto riabbracciare i suoi cari in Romania. Dormiva al freddo tra corso Ovidio e i portici del teatro Caniglia, vicino a lui i suoi due cagnolini a dargli conforto e calore nella speranza e con l’auspicio qualcuno potesse dargli una mano per tornare dai suoi cari in Romania. Una storia di lotta e di dolore quella di Relù, questo il nome del 45enne romeno. Di dolore per la perdita della moglie malata di tumore e, di lotta contro la patologia che lo aveva costretto al ricovero in ospedale. Dopo aver  perso la moglie si era trasferito in Italia, trovando lavoro a San Benedetto dei Marsi. Ma, ben presto ha dovuto fare i conti con la malattia; per circa nove mesi, ha dovuto seguire le cure mediche anche con il ricovero al Santo Spirito di Pescara. Nel frattempo ha perso il lavoro e una volta dimesso , si è trovato senza un tetto né un pasto caldo, con i due cagnolini a farlo sentire meno solo. Voleva tornare in Romania per riabbracciare la figlia e la suocera ma non aveva i soldi per farlo. Ci è riuscito grazie alla generosità di alcuni cittadini che in una giornata, grazie anche all’appello sui social postato da una commerciante del centro storico, sono riusciti a raccogliere 500 euro necessarie per acquistare il biglietto aereo così da permettere a Relù di poter tornare a casa in Romania. “Sta dormendo al freddo. Aiutiamolo a tornare a casa» aveva scritto sui social la commerciante. Da quel momento si è sviluppata la catena di solidarietà. In tanti hanno prestato ascolto e attenzione a Relù, portandogli maglie e coperte. I volontari dell’Ana, della Croce Rossa e la comunità romena presente in città, insieme ad altri sulmonesi hanno reso possibile il sogno di Relù. Quando la generosità ha il sopravvento su ogni cosa e non conosce barriere. Una storia a lieto fine che potrebbe trovare posto tra quelle del libro cuore.

2 thoughts on “LA STORIA DI RELÙ, QUANDO LA SOLIDARIETÀ NON HA CONFINI

  • Che libro cuore. Ma perché, con meno lacrime, se più burocraticamente si rivolgeva con una telefonata alla sua ambasciata non lo rimpatriavano? Con biglietto aereo e documenti.

    Quando il giornalismo vuole per forza creare la notizia da vendere.

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  • Ben fatto e complimenti ma dovrebbero ora fare qualche cosa per risanare la discarica Cogesa che sta’ avvelenando ambiente e cittadini che piano piano sono afflitti da strani cancri.

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