ANVERSA RICORDA IL SUO PASTORE MICHELE DEL GRECO

Grande partecipazione e forti emozioni nella biblioteca comunale di Anversa dove ieri, 28 dicembre, si è svolta la commemorazione a 80 anni dalla fucilazione del pastore Michele Del Greco per mano dei nazisti. Ad organizzare l’incontro i nipoti Rita Del Greco e Fernando Incurvati. Del Greco è stato condannato a morte dal tribunale militare tedesco durante la seconda Guerra mondiale, per aver dato da mangiare ai soldati alleati. Si è parlato di storia, dei tanti pastori che hanno partecipato attivamente ad una resistenza umanitaria, dei valori che hanno spinto il pastore di Anversa ad un gesto così nobile ma anche pericoloso.

Rita Del Greco e Fernando Incurvati nipoti di Michele Del Greco

Tanti i ricordi raccontati alla sala gremita di persone. “Ero in una colonia a Silvi Marina. Avevo sedici anni e mi presentai al prete, don Vittorio D’Orazio, dicendo il mio nome e la mia provenienza;” ha affermato Rita Del Greco, “in quel momento lui capì e mi raccontò di aver confessato un pastore di Anversa con il cognome Del Greco. Lì per la prima volta il dolore è diventato più vero, più tangibile. Rimasi senza parole.”  “Ciascuno di noi è la riedizione di chi ci ha preceduto” ha dichiarato l’altro nipote Fernando Incurvati “un passaggio di consegna spirituale. Dentro di me è viva mia madre (Raffaella Del Greco), e con lei è vivo anche mio nonno. Mi sento fortunato ad appartenere a questa corrente d’amore.” Alla commemorazione erano inoltre presenti numerosi relatori: Antonio Bini, Direttore editoriale di “Abruzzo nel mondo”,  il poeta Silvio Di Cecco, la giornalista Maria Rosaria La Morgia, presidente dell’associazione “Sentiero della libertà” e la vice Adelaide Strizzi, Nicola Mattoscio, Presidente della “Fondazione Brigata Maiella”, Giancarlo Penza, della “Comunità di S. Egidio” e l’avvocato e storico Lando Sciuba. Una giornata arricchente per tutta la comunità di Anversa ma anche del circondario, un modo per ripercorrere la storia, per conoscere i piccoli e i grandi gesti degli uomini del passato, per vivere lucidamente l’attualità e per essere sempre uomini e donne coscienti. “L’insegnamento che faccio mio dalla morte di mio nonno è che la resistenza deve diventare fratellanza, soprattutto in questo periodo storico”, ha detto Rita Del Greco, un messaggio forte di unione, in un mondo che oggi soffre ancora per l’atrocità della guerra.