STALKING: TENTA DI SFONDARE LA PORTA DI CASA, CHIESTO IL GIUDIZIO PER 65ENNE

Era finito sotto inchiesta per aver tentato di sfondare la porta dell’abitazione di moglie e figlia che avrebbe perseguitato con abitualità dal giugno 2021 fino al 3 agosto 2022. Per l’uomo, che ha 65 anni e non ha origini sulmonesi la procura ha chiesto il rinvio a giudizio e il gup, Pierfilippo Mazzagreco ha accolto la richiesta fissando l’udienza preliminare dove si deciderà la sorte giudiziaria dell’uomo. Tuttavia il giudice, nel corso di un’udienza interlocutoria celebrata ieri, ha chiesto una consulenza specifica per accertare la capacità d’intendere e volere dell’imputato al momento del fatto e la sua pericolosità sociale. Secondo il castello accusatorio l’uomo non solo avrebbe telefonato, a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma avrebbe anche fatto recapitare alla moglie e alla figlia dei biglietti  con frasi deliranti: “Ti taglio la gola e ti spolpo viva”, tentando in una circostanza di sfondare la porta d’ingresso dell’abitazione. Da qui l’imputazione per stalking dal momento che entrambe, in preda all’ansia e alla paura per la propria incolumità, sono state costrette a modificare il proprio tenore di vita. Il giudice ha quindi deciso di chiedere una consulenza specifica sulla salute mentale dell’imputato, al fine di gestire la delicata situazione alla luce delle problematiche e dei comportanti evidenziati dall’uomo.