CONSIGLIO INFUOCATO A PALAZZO SAN FRANCESCO: L’ASSESSORE RICO ANNUNCIA QUERELE
Cominciamo dalla conclusione di un consiglio infuocato che rischia di finire in tribunale. Appena il presidente Cristiano GEROSOLIMO ha dato il rompete le righe, la neo assessora ai Lavori Pubblici IleniaRico, ancora turbata dall’andamento della seduta che l’ha vista più volte al centro delle accuse della minoranza, ha annunciato di voler riascoltare l’intervento dell’ex presidente del Partito democratico Teresa Nannarone: “Mi sembra di aver sentito che sono una vergogna per la città. Se così fosse sarò costretta a tutelarmi, anche nelle sedi legali”.

Un battesimo arroventato per il nuovo esecutivo. Oltre cinque ore di consiglio comunale, una lunga e dura maratona con maggioranza e opposizione a darsele di santa ragione. Sono volate dure accuse tra sindaco e l’ex presidente del Partito Democratico Teresa Nannarone, con i nuovi assessori e le loro presunte incompatibilità, a prendere cazzotti da destra e manca. Tutto questo tra variazioni di bilancio e i “buchi” del Cogesa, quello economico e quello che ospita i rifiuti. Due buchi che stanno creando i maggiori problemi sia alla salute del Comune che a quella dei cittadini. Come ha sottolineato il consigliere comunale Maurizio Proietti che in un ordine del giorno ha fatto precise richieste al sindaco al fine di verificare la qualità dell’aria nella zona pedemontana dove insiste la discarica del Cogesa, e di accertare se l’aumento dei casi di malati tumore nelle frazioni dipenda proprio dalla fossa dove vengono accolti i rifiuti di oltre 60 Comuni del Centro Abruzzo e non solo.
Ma i fuochi d’artificio sono arrivati alla fine quando Franco Di Rocco (civici), Vittorio Masci (F.d’I) e Teresa Nannarone hanno puntato l’indice accusatorio sul sindaco indicandolo come maggiore artefice del fallimento del progetto Liberamente Sulmona che lui, il primo cittadino, si ostina ancora a portare avanti.
“È chiaro che lei pratica il potere fine a se stesso, anzi fine a lei stesso. Viene da storie che incarnano il potere per il potere”, attacca duro Nannarone, “contraddicendo continuamente e costantemente quanto dichiarato in campagna elettorale ma anche durante questi due anni in cui minacciava costantemente di dimettersi e tornare alla Asl, restando indifferente alle vicende gravi del Cogesa, della mensa, del cibo della mensa, dei malati delle Marane. Ma anche delle strade, del centro storico, delle infiltrazioni della criminalità, di tutti quegli ordini del giorno, e sono decine, farisaicamente recepiti ma rimasti nel cassetto. Cosa resta di Liberamente Sulmona e delle speranze dei cittadini di cambiamento? – incalza l’ex presidente del Pd – resta una vuota ed inutile illusione. Anzi una brutta espressione di potere e cioè le sue scelte che sono il contrario che la città avrebbe voluto e per le quali ha votato: il cambiamento. Un sindaco Indifferente, incoerente, indietrista e continuista”. Botte da orbi.

Altrettanto dura la replica del sindaco: “Ho la mia storia di rapporti di amicizia che mai ho rinnegato. La mia condotta professionale non ha mai perseguito il potere. La mia azione politica non è mai stata caratterizzata dal disegno di potere. Questa esperienza non è fallita per disegno di potere, ma è fallita il giorno dopo la vittoria elettorale per i litigi, le ambizioni personali, la lotta per le poltrone e il rancore che caratterizzava alcuni componenti della maggioranza. Ciò ha fatto deflagrare la coalizione e abbiamo avuto una minoranza dentro la maggioranza. Ho dovuto fare il vigile urbano della politica.
E’ facile fare il grillo parlante (chiaro riferimento a Nannarone), e non prendersi le responsabilità di governare che le erano state proposte”. Poi lo scontro si è spostato sugli assessori che a detta della minoranza sarebbero incompatibili con la carica che ricoprono. Almeno due: Armando Critani e Ilenia Rico. Il primo revisore dei conti supplente in una società di servizi del comune dell’Aquila, e quindi secondo la minoranza “uomo del sindaco Pierluigi Biondi”. Ma le accuse più dure arrivano nei confronti dell’assessore ai Lavori Pubblici Ilenia Rico. Durante il suo intervento Nannarone ha mostrato le fotocopie di alcuni post sul profilo Facebook dell’assessore non proprio in linea con la valorizzazione della parità di genere tra cui quella di un uomo che bacia il lato B di una donna. Ma soprattutto ha chiesto al sindaco di chiamare in causa l’Anac per la collaborazione che la Rico ha avuto con lo Studio Petrella di Pratola, lo stesso che si sta occupando di numerosi lavori per conto del Comune di Sulmona. Ed è proprio questo “frame” che l’assessora ai Lavori Pubblici vuole rivedere per decidere se adire le vie legali.

“È molto difficile cancellare i segni profondi che gli avvenimenti hanno impresso sulla nostra anima. Siamo il frutto del nostro passato, siamo la vita stessa che ci è cresciuta dentro come il fusto di un albero con i colori, i profumi e le imperfezioni che i venti e le piogge hanno fissato per sempre sulla sua corteccia. Siamo anche il tempo trascorso: sta in noi scegliere se diventare uomini nuovi o rimanere vecchi come i nostri anni e i nostri ricordi. Dobbiamo trovare il coraggio di alzare le vele e prendere i venti del destino, dovunque spingano l’imbarcazione. Cercare di dare un senso alla nostra esistenza può esasperare il nostro animo, ma una vita priva di questo significato rappresenta la tortura del desiderio e dell’inquietudine.” — Romano Battaglia Silenzio
Il mondo potrebbe offrirci molto di più se avessimo gli occhi per vedere anche le più piccole cose, il cuore per amarle e le mani per raccoglierle.
Romano Battaglia, Incanto, 2008
“Una volta mi dissero che l’amore dei gabbiani, come quello degli alcioni, dura a lungo, spesso per tutta una vita. Infatti i pescatori a volte trovano sulla sabbia i loro corpi senza vita, a due alla volta mai soli. Volano per l’ultima volta sulla riva solitaria per morire insieme.” — Romano Battaglia Una rosa dal mare
“Ognuno di noi, come ci ricorda Pascal Guignard, ha nell’anima due cassetti speciali: uno dei sogni e l’altro dei rimpianti. Quando siamo giovani apriamo spesso quello dei sogni lasciandoci trasportare dalla fantasia verso lidi lontani. Con il trascorrere degli anni quest’ultimo non viene più toccato, come se la ruggine avesse bloccato la serratura e i nostri desideri di un tempo fossero stati dimenticati. Nel corso della vita apriamo invece spesso il cassetto dei rimpianti e ci accorgiamo di aver sbagliato più volte la strada che avrebbe potuto portarci lontano e renderci felici, ricordando alla nostra mente i sogni non vissuti, le carezze non date, le parole perdute.” — Romano Battaglia Silenzi
“Ognuno di noi, come ci ricorda Pascal Guignard, ha nell’anima due cassetti speciali: uno dei sogni e l’altro dei rimpianti. Quando siamo giovani apriamo spesso quello dei sogni lasciandoci trasportare dalla fantasia verso lidi lontani. Con il trascorrere degli anni quest’ultimo non viene più toccato, come se la ruggine avesse bloccato la serratura e i nostri desideri di un tempo fossero stati dimenticati. Nel corso della vita apriamo invece spesso il cassetto dei rimpianti e ci accorgiamo di aver sbagliato più volte la strada che avrebbe potuto portarci lontano e renderci felici, ricordando alla nostra mente i sogni non vissuti, le carezze non date, le parole perdute.” — Romano Battaglia Silenzio
In Consiglio Comunale si devono portare i problemi e le azioni per la città, e non i battibecchi che vanno riservati in altri ambiti e luoghi politici, anche nei tanto amati e discussi social per sfogarsi forse anche politicamente, ma non portate nulla di questo nell’assise comunale, è indegno del luogo.
Così si continua a trasmettere un misero e triste apparire della politica e il messaggio che si manda ai cittadini è proprio questo e non credo che se ne debba andare orgogliosi.
I risultati si misurano con i fatti compiuti, nel bene e nel male ed è qui che siete chiamati a confrontarvi… Ricordatelo per il prossimo Consiglio Comunale.
Conosco da anni Teresa Nannarone ed ho sempre apprezzato la sua vita politica, tuttavia, se vero ciò che viene riportato, se è vero che attribuisce al Sindaco le responsabilità relative al Cogesa e non ai suoi predecessori di cui per un periodo ha fatto parte lei stessa senza intervenire, se è vero che ha mostrato foto di altri su FB, allora la sua sembra solo una battaglia per ambizioni personali con una rabbia non politica, non per amore di Sulmona ma altrettanto per astio personale.