MESSAGGIO DEL VESCOVO PER IL 1° CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL TURISMO
“Il nostro territorio con la sua storia d’arte, fede, bellezza paesaggistica e sport è il terreno ideale per sperimentare nuove forme di evangelizzazione e promozione, ma la valorizzazione passa inevitabilmente attraverso la conoscenza e la formazione”. È quanto afferma il vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, delegato della Ceam (Conferenza episcopale Abruzzo e Molise) per la Pastorale del Turismo, Tempo libero, Sport e Pellegrinaggi, a pochi giorni dall’avvio del primo corso di formazione organizzato dalla consulta regionale per la Pastorale del Turismo, che si svolgerà sabato 2 dicembre al Seminario Regionale di Chieti. L’iniziativa rappresenta la prima tappa di un percorso base volto alla realizzazione di altri corsi tematici ed è rivolta principalmente agli operatori che, a diverso titolo, sono coinvolti nel settore nell’ambito della promozione del territorio abruzzese-molisano, ma anche a chi per motivi professionali, di studio, aggiornamento culturale, servizio ecclesiale fosse interessato avere una formazione base. Il corso, che vedrà diversi e qualificati interventi insieme ad attività laboratoriali, verrà proposto anche il 9 marzo del prossimo anno a Termoli nella Casa Museo Stepharnus, per dare la possibilità di partecipare a quante più persone vorranno. “Come ci ha ricordato Papa Francesco”, aggiunge monsignor Fusco, “seguire Cristo non è solo una cosa vera, ma anche bella, e in questo senso la bellezza rappresenta una via per incontrare il Signore. Oggi dobbiamo essere in grado di portare questo messaggio anche nei settori del turismo e dello sport con un linguaggio moderno che ci permetta di raggiungere sempre più persone”, conclude.
Mente sana in sano corpo !!!!!
Senza preoccuparsi dell’ambiente e animali ( inclusi noi ) possono modernizzare quello che vogliono ma non andranno da nessuna parte.
La discarica ha avvelenato e continua ad avvelenare tutti noi e non sappiamo ancora quanto il nostro corpo sia intaccato da futuri cancri vari.
Capisco che il Vescovo ha un pubblico schiavo in certe situazioni infelici ma dovrebbe almeno lui battersi per un futuro migliore e tentare di formare amministratori e politici non solo religiosamente ma anche sulle responsabilità delle loro inazioni.