TROPPI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO, LA MINORANZA CHIEDE DI DI PARTIRE DALLA DISCUSSIONE DELLA CRISI POLITICA

Sedici punti all’ordine del giorno con la discussione sulla crisi politica all’ultimo posto della lista, con il rischio che si arrivi a parlare dell’importante argomento, decisivo per le sorti della Città, dopo ore di stancante dibattito. I sette consiglieri di minoranza che da qualche tempo marciano d’amore e d’accordo tranne Teresa Nannarone, la quale per il momento staziona tra “gli ignavi”, dove resterà almeno fino al 31 ottobre quando si svolgerà il consiglio comunale della resa dei conti, hanno chiesto di invertire l’ordine del giorno proprio per evitare  che la discussione della crisi arrivi al termine della lunga seduta. La lettera indirizzata al presidente del consiglio comunale, Cristiano Gerosolimo, è stata protocollata questa mattina e dice:  “Riteniamo doveroso, come già richiesto dalle opposizioni nella riunione dei capigruppo, affrontare con priorità i punti presenti nella richiesta di Consiglio comunale straordinario presentata dalla minoranza. Ci preme infatti sottolineare come si torni in Consiglio, dopo mesi, solo su nostra richiesta e per affrontare una crisi che ha portato Sulmona ad una grave stasi amministrativa. Nel Consiglio comunale convocato per il 31 ottobre, infatti, dopo 39 giorni si arriverà a parlare della situazione politica di un’amministrazione che, nonostante una “non-maggioranza” di 7 consiglieri, si è persa in estenuanti quanto inutili consultazioni ingessando la città. Non solo riteniamo impensabile relegare la discussione sulla crisi al 16º punto all’ordine del giorno ma riteniamo, per quanto esposto sopra, che sia preciso dovere di questo Consiglio discuterne in via prioritaria e quindi rispettando l’ordine del giorno della richiesta formale di Consiglio, solo successivamente potranno essere discussi tutti gli altri punti concordati in capigruppo”.  In buona sostanza la minoranza chiede di rispettare la richiesta di convocazione e di discutere della crisi subito dopo la comunicazione dei nuovi gruppi consiliari e la variazione di bilancio per consentire l’ultimazione del Liceo Classico, poi tutto il resto. Intanto il sindaco sta provando a chiudere il cerchio sulla nuova giunta e lo vuole fare prima del consiglio comunale di martedì prossimo. L’unica cosa certa è che il Pd resterà fuori dall’esecutivo con le conferme di Katia Di Marzio e Catia Di Nisio, rispettivamente per Sulmona Libera e Forte e  Sbic. Poi buio fondo.