GRANDE SUCCESSO A MERCATO CENTRALE PER L’INCONTRO CON L’ATTORE MARCO BOCCI

Grande successo ieri sera, al ristorante Mercato Centrale di Pratola Peligna, per la serata dedicata all’attore Marco Bocci e alla presentazione del suo libro “In provincia si sogna sbagliato”. Locale gremito da fans scatenate che hanno ascoltato con interesse l’intervista all’attore, noto al grande pubblico per il ruolo del commissario Nicola Scialoja nella serie televisiva Romanzo Criminale e del vicequestore Domenico Calcaterra nella serie TV Squadra antimafia. Nel suo lungo intervento l’attore ha parlato del suo libro dicendo che è al lavoro per portarlo nel grande schermo e che già sta organizzando i primi cast per scegliere l’attore protagonista che dovrà interpretarlo. Lui sarà il regista della pellicola nonostante la storia sia parzialmente autobiografica. Bocci ha poi parlato della crisi che sta attraversando il settore cinematografico: “Ci sono sempre meno persone che vanno al cinema. Ormai siamo invasi dalle piattaforme che ci danno una valanga di roba, quando invece, il cinema è fondamentale”, ha sottolineato Bocci. “Così, nell’ultimo anno, mi sono imposto di raggiungere più persone possibili, a volte portando, quando posso, la proiezione di un mio film, a volte portando invece quella che può essere un’esperienza, una storia per un film che sarà realizzato, anche in un posto che può essere assurdo, come un ristorante. Stiamo per realizzare le riprese del mio libro “In provincia si sogna sbagliato, e questi incontri hanno l’obiettivo di far tornare la passione per il cinema, passione che piano piano sta scomparendo”. Tante le domande rivolte all’attore dal pubblico presente, quasi tutto al femminile. E Bocci ha risposto a tutte dedicandosi alla fine alla firma degli autografi e alle foto di rito, per la gioia delle ragazze presenti. Prima dell’incontro tutti i presenti, hanno potuto gustare il menù preparato dalle abili mani dello chef del ristorante. “Un format che ha riscosso molto successo e che sicuramente ripeteremo in futuro”, afferma Mario Ferrini, proprietario del locale. “magari abbracciando altri settori della cultura, dell’arte e della gastronomia. Vogliamo che nel nostro ristorante si mangi bene ma si possano anche trascorrere momenti diversi che possano arricchire tutti noi”. 

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