CONSULTAZIONI SENZA FINE, L’OPPOSIZIONE OGGI CHIEDERÀ IL CONSIGLIO COMUNALE DELLA RESA DEI CONTI

Nemmeno Giulio Andreotti dei tempi d’oro, è stato capace di tanto  quando, senza governo tentava di pescare a destra e a manca i voti che gli mancavano per formare il governo. Consultazioni infinite  quelle che il sindaco sta portando avanti per cercare di recuperare la maggioranza che ha perso con il passaggio di Teresa tra i banchi d’opposizione. Oggi inizia la terza settimana di incontri e già molti gruppi politici, soprattutto quelli di minoranza, hanno fatto capire al sindaco che è arrivato il momento di tirare le somme e dire alla Città se è in grado di andare avanti oppure se deve riconsegnare la fascia tricolore per consentire ai cittadini di poter tornare alle urne. La giornata di oggi si annuncia decisiva per le sorti della maggioranza che in questo momento può contare solo su sette consiglieri mentre l’opposizione ne ha nove. L’ago della bilancia resta sempre Teresa Nannarone che il sindaco ha incontrato già due volte, proprio per verificare se e a quali condizioni l’ex presidente del Partito Democratico è disponibile a rientrare in maggioranza. Nannarone ha fatto capire al sindaco Gianfranco Di Piero, che da sola non riuscirebbe a garantire quella tranquillità necessaria affinché l’amministrazione possa operare senza patemi d’animo e senza assilli. “Otto a otto non si va da nessuna parte”, ha detto al sindaco Teresa Nannarone. “E nemmeno con un Petrella che per me è un perfetto sconosciuto, (se lo incontro per strada stenterei a riconoscerlo), le cose potrebbero cambiare”. Ragione che l’ha spinta a fare da mediatrice tra Di Piero e i coniugi Proietti, perché si possa tornare ad avere nove consiglieri comunali, gli stessi che sedevano sui banchi della maggioranza dopo aver vinto le elezioni. Dai coniugi Proietti non è arrivato un secco no ma una proposta chiara e precisa che prevede l’azzeramento degli attuali assessori e il licenziamento del presidente del consiglio Cristiano GEROSOLIMO. Insomma se si deve ripartire bisogna farlo da zero, con un nuovo programma amministrativo e una nuova compagine per portarlo avanti. Meno “rivoluzionaria” la proposta di Nannarone per la quale non tutto l’esecutivo sarebbe da gettare via; potrebbero essere salvati i due che sono stati eletti in consiglio comunale e che hanno accettato di rispondere alla chiamata del sindaco per far parte della giunta, rinunciando alla poltrona nell’assise civica. I due sono Katia Di Marzio e Attilio D’Andrea. In questo modo uscirebbero solo Franco CASCIANI segretario del Pd e Catia Di Nisio esponente di Sbic (Sulmona bene in comune). E nella riunione di oggi, il partito democratico si troverà davanti a un bivio: accettare di sacrificare il proprio segretario politico o rispedire la proposta di Teresa Nannarone e dei coniugi Proietti al mittente. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale Mimmo Di Benedetto ha lasciato una porta aperta alla trattativa affermando però, che non accetteranno imposizioni o diktat da nessuno. “ Bene il nuovo corso, ma deve partire su basi solide di rispetto reciproco di lealtà e non il risultato di vendette di rancori, di asti e di personalismi, perché non andremmo da nessuna parte. O tutti depongono le armi, o è inutile iniziare qualsiasi tipo di discorso. Di sicuro non accetteremo imposizioni né permetteremo che vengano consumate vendete personale da chicchessia”. E su queste basi sarà molto difficile che il Partito democratico decida di sacrificare il proprio segretario politico ben sapendo che l’unico obiettivo dei tre fuoriusciti è far fuori proprio Franco CASCIANI. Stasera, alle 19, si incontrano anche  i consiglieri di minoranza per chiedere il consiglio comunale della resa dei conti. “Basta traccheggiare e perdere tempo”, fanno sapere, “Il sindaco deve dire alla città se può contare ancora su una maggioranza”. Insomma in questa settimana si dovrebbe decidere tutto.