LA GUARDIA DI FINANZA DELL’AQUILA TORNA A FAR VISITA NEGLI UFFICI DEL COGESA
La guardia di finanza dell’Aquila torna a far visita negli uffici amministrativi del Cogesa. Mercoledì mattina le fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria dell’Aquila, guidate dal colonnello Aurelio Soldano, comandante del Gruppo Tutela Finanza Pubblica, su delega dei giudici contabili della Corte dei Conti, hanno acquisito ulteriori e importanti documenti utili alle indagini che stanno portando avanti da qualche settimana.

In particolare la lente d’ingrandimento dei finanzieri è puntata sui seguenti aspetti: l’affidamento da parte del Cogesa, di consulenze e collaborazioni a professionisti incaricati; rimborsi spese corrisposti agli amministratori; procedure di assunzione del personale nonché le spese sostenute dal Cogesa per oneri accessori e utenze telefoniche; il metodo con cui avviene la selezione del Rup (Responsabile unico del procedimento), e del supporto Rup e tutti i compensi erogati agli stessi; lo svolgimento da parte del Cogesa di attività relative al rifacimento strade, alla manutenzione di immobili e la manutenzione del verde eseguite a favore di alcuni Comuni soci. Infine, gli affidamenti diretti di contratti di servizi. A sollecitare l’inchiesta dei giudici contabili era stata la consigliera comunale Teresa Nannarone, la quale dopo essere venuta in possesso, con non poche difficoltà, della documentazione relativa ai settori e alle attività amministrative degli ultimi tre anni, precedentemente elencate, aveva evidenziato anche al sindaco di Sulmona, l’elenco dettagliato delle presunte “forzature” e violazioni amministrative eseguite dal Cda e dagli stessi dipendenti. L’inchiesta della guardia di finanza dell’Aquila dovrebbe concludersi entro la fine del mese con la conseguente comunicazione dei primi provvedimenti.
Tanto come magistratura, procura e tutte le altre istituzioni coinvolte nello scempio Cogesa, non succederà niente di importante.
La faranno solo fallire come dovrebbe e gli aquilani la compreranno per niente e continueranno a portare la loro spazzatura indifferenziata a Sulmona.
L’avvelenamento dell’ambiente e dei suoi cittadini ormai prosegue da anni e le varie puzze e diossina continuano ad essere emanate.
Ci vorrebbe l’esercito altro che finanza a chiudere quella zozzeria.
Bravissimi!