BALLI E DIVERTIMENTO A SULMONA, LA NOTTE BIANCA RITORNA IN GRANDE
Un’affollata festa tra colore e originalità per la Notte bianca di Sulmona. Centinaia di persone (stimate 12mila presenze) si sono riversate per le strade del centro cittadino per vivere le ore notturne tra musica, spettacoli, attrazioni per i bambini e la grande chiusura in piazza Garibaldi. Uno struscio di massa in corso Ovidio e la musica dei tanti dj che hanno animato le diverse postazioni facendo ballare soprattutto il popolo dei giovanissimi i quali, alle 4 del mattino, non volevano mollare e andarsene a casa. La serata è cominciata con i vari concerti, mentre i bambini partecipavano alle iniziative tutte per loro alla villa comunale.
Jazz sul plateatico del Palazzo dell’Annunziata, music dance in piazza Garibaldi, musica live in piazza Garibaldi, scuole di ballo in piazza Carlo Tresca e a Porta Napoli. Questa è stata la Notte bianca “We&Co” che, tornata esattamente dopo dieci anni, è stata organizzata dal Comune e dall’associazione Gravity Project, con il sostegno degli instancabili volontari. La serata è decollata subito ed era faticoso farsi largo in diversi punti, presi d’assalto dagli adolescenti. Ingorghi congestionavano il passeggio gomito a gomito con ragazzini carichi di irrefrenabile eccessivo entusiasmo, i quali non aspettavano altro che la lunga notte di fine estate. “Un evento che ha tirato fuori di casa la gente”, hanno commentato in molti guardandosi intorno. Una festa che ha conquistato davvero tutti, a giudicare dalla massiccia presenza di persone per l’intera durata dell’evento. Molto apprezzate la cover di Raffaella Carrà in piazza XX Settembre e l’esibizione della Cartoon cover band “Miwa” che ha allietato il pubblico suonando le sigle dei cartoni animati ai ritmi del rocksteady, del reggae, della disco e del punk’n’roll. Ad ogni passo c’era qualcosa da guardare. Bando alla noia, quindi, in una lunga serata all’insegna di una città tutta da vivere. Alcuni negozi hanno aperto per l’occasione, anche se non vi è stato un via vai di persone a fare shopping, ma in realtà tante di queste si sono avvicinate, hanno guardato le vetrine e chiesto informazioni in vista di acquisti futuri.
Dopo la mezzanotte il ricambio generazionale, bimbi e grandi a nanna, mentre i giovani scatenati nei balli fino a notte inoltrata e nella centralissima piazza Garibaldi, dove la musica è stata consentita fino alle 4, mentre nelle altre zone del centro lo stop è avvenuto all’una. Una festa per la città, anche con i musei ed il teatro Caniglia aperti. Ben vengano questi momenti che animano Sulmona e che possano, anche solo per poco, permettere, a chi annaspa tra i vari problemi, di poter lavorare o semplicemente trascorrere una serata diversa in compagnia, con le miti temperature dell’estate settembrina.
Questa è la Sulmona che ci piace. Bello vedere tanta movida, un fiume di bella gente che ha animato la città piu’ attrattiva d’Abruzzo in un contesto scenografico, il centro storico, semplicemente strepitoso. Mi auguro che Sulmona riparta da quello che considero un successo per la città e per tutti quelli che questa serata hanno voluto e organizzato. Piccolo appunto da segnalare:
Quelle come ieri sono occasioni in cui la città va presentata con il suo abito migliore. Le facciate dei nostri monumenti andavano opportunamente valorizzati con adeguata illuminazione che pero’ abbiamo apprezzato solo per la chiesa di Santa Chiara. L’illuminazione dell’acquedotto medievale di Federico II, tra l’altro, non era funzionante, un vero peccato. Come non funzionanti erano alcuni punti luce in piazza del Carmine, peraltro già segnalato, che l’hanno mantenuta un po’ troppo in penombra. Spero che partano prima possibile i lavori per il ripristino della funzionalità della fontana di piazza Garibaldi inefficiente già da troppo tempo.
Sono dettagli che un’amministrazione accorta non dovrebbe lasciarsi sfuggire.
Tutto bene, tutto bello, non c’è che dire.
Domani, però, dalle prime luci dell’alba riaffiorerà con tutta la sua stridente energia il cumulo delle criticità di cui soffre la stessa città che ha riproposto festa e folclore agli abitanti.
In ordine sparso: