MAGNETI MARELLI, I SINDACATI ATTACCANO LA PROPRIETÀ SULLA GESTIONE DELL’AZIENDA

“Qualcuno si sta divertendo a buttare fango sulle lavoratrici e lavoratori dello stabilimento di Sulmona, dicendo che qui non si ha voglia di lavorare, che si c’è troppo assenteismo, che non si vogliono fare I 18 e 20 turni… FALSO!!! Le lavoratrici e i lavoratori della Marelli di Sulmona sono disposti a fare qualsiasi turnazione qualora ce ne fosse bisogno”. Lo affermano congiuntamente in un comunicato le Rsa dell’azienda a proposito della scarsa voglia di lavorare dei dipendenti lamentata dall’azienda.  “Qui il problema è un altro, la situazione la si gestisce “non gestendola”, proseguono i sindacati. “Lamentiamo da tempo, come organizzazioni sindacali, la “non volontà” da parte di chi deve gestire, di mantenere questo stabilimento competitivo. Macchinari ridotti a pezzi, manutenzione smembrata, impianti a 18 turni che stanno fermi 2-3 giorni durante la settimana per mancanza di pezzi di ricambio o mancanza manutentori per risolvere i problemi”. E ancora. “Impianti sistematicamente fatti lavorare con saturazioni al minimo, con produzioni di 2-3 giorni spalmate su una settimana, corridoi pieni di buche, erbaccia alta un metro davanti lo stabilimento, escrementi animali dentro l’officina e negli spogliatoi. Come se non bastasse, i pezzi che potremmo tranquillamente produrre in azienda (bracci,mozzi, fusi, montanti, dischi) li compriamo da fuori e si paventa la possibilità di fermare completamente la linea “hessapp disco posteriore ducato”, per comprare anche questi ultimi completamente da aziende esterne!” “I lavoratori sono stanchi di essere presi in giro”, incalzano i sindacati,  “i 18 e 20 turni li vogliono fare nella maniera corretta e per produrre più pezzi, mentre qui la gestione scriteriata pensa di fare “più turni per produrre meno pezzi di prima. Usiamo la stessa frase detta a qualche lavoratore… SE QUALCUNO NON HA PIÙ VOGLIA DI IMPEGNARSI PER QUESTO STABILIMENTO LA PORTA LA CONOSCE!!! “Se Proprietà e Relazioni Industriali ha, o voglia  approfondire la questione, restiamo a disposizione”, concludono i sindacati