56ENNE DI SAN BENEDETTO UCCIDE A FUCILATE L’ORSA AMARENA: PENSAVO FOSSERO I LADRI
L’orsa Amarena è stata uccisa ieri sera a fucilate da un uomo alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. La notizia è stata postata dal Parco Nazionale sulla sua pagina Facebook. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. È intervenuto il veterinario del Parco che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita. L’uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco. Si tratta di Andrea Leombruni 56enne di San Benedetto dei Marsi. “Sono sceso sulla mia tenuta perché pensavo fossero i ladri. Ho avuto paura e ho sparato”, è stata la giustificazione dell’uomo davanti ai carabinieri che lo hanno subito fermato. “I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso e andranno avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi”, prosegue il Pnalm. “L’episodio è un fatto gravissimo, che arreca un danno enorme alla popolazione che conta una sessantina di esemplari, colpendo una delle femmine più prolifiche della storia del Parco. Ovviamente non esistono motivazioni di nessuna ragione per giustificare l’episodio visto che Amarena, pur arrecando danni ad attività agricole e zootecniche, sempre e comunque indennizzati dal Parco anche fuori dai confini dell’Area Contigua, non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo”. Dai primi rilievi sul posto l’orsa è stata ferita a morte sulla schiena. Il che fa pensare che nessuna aggressione ci sia stata. Anche perché l’esemplare, seppure problematico in quanto confidente, mai alcun cenno di aggressività nei confronti dell’essere umano ha avuto. L’orsa è rimasta agonizzante a terra nello sgomento di decine e decine di persone arrivate sul posto. Non è stata data la possibilità nemmeno ai suoi cuccioli di riavvicinarsi alla mamma. Sono scappati spaventati per via del trambusto.

“La notizia dell’uccisione a colpi di fucile dell’orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo nei confronti dell’intera Regione che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile”, afferma il presidente della Regione Marco Marsilio intervenendo sull’uccisione dell’orsa Amarena. “In tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini. Mai un orso ha rappresentato in Abruzzo un qualunque pericolo per l’uomo, neanche quando si è trovato a frequentare i centri abitati. L’atto violento compiuto nei confronti del plantigrado non ha alcuna giustificazione. Confidiamo nelle indagini che sono state avviate dalle forze dell’ordine e dai vertici del parco, che hanno già individuato il responsabile, affinché la giustizia faccia il suo corso. Sono pronto a costituire la Regione come parte civile contro questo delinquente per tutelare l’immagine e l’onorabilità della nostra gente. Invito le comunità locali e tutti i turisti a continuare ad osservare tutte le norme prescritte affinché gli animali presenti sul territorio possano vivere indisturbati nel loro habitat”.

Dal 2010 ad oggi 15 orsi sono stati uccisi nel centro Italia di cui 3 nel territorio dei parchi del centro Abruzzo. E’ il triste report che emerge nel giorno della morte violenta di Amarena. Gli esemplari, negli anni, sono stati uccisi principalmente da bocconi avvelenati, malattie trasmesse dal bestiame allevato, bracconaggio e da altre cause che ancora oggi restano sconosciute, circa un quarto della popolazione stimata. Amarena è stata uccisa a fucilate. Stessa sorte toccò il 12 settembre 2014 ad un altro orso bruno marsicano nel territorio comunale di Pettorano sul Gizio. L’autore dell’episodio è stato condannato nel 2021 dalla Corte di Cassazione al pagamento delle statuzioni civili. Il destino di mamma Amarena si incrocia con quello del piccolo Juan Carrito, star dei social e simbolo dell’Abruzzo, investito e ucciso lo scorso gennaio sulla statale 17 nel territorio comunale di Castel Di Sangro. La morte di Amarena ha scosso particolarmente la comunità di Villalago che negli anni è stata modello di accoglienza per l’orsa e i suoi cuccioli come ricorda l’amministrazione comunale. “La comunità di Villalago ti aveva accolto e protetto, te ed i tuoi cuccioli, potendo con rispetto ammirare lo spettacolo della natura”-scrivono dal Comune condannato il vile gesto.
L’uccisione dell’orsa è un drammatico fatto dai tratti tragici e crudeli. È di fatto un’esecuzione e la dinamica illustra bene che non si tratta di un episodio di difesa personale. Sono convinto che la balistica confermerà i fatti. Questi episodi purtroppo raccontano storie di grave disagio sociale le cui conseguenze hanno spesso impatto sull’intera comunità, ma soprattutto -e purtroppo- dimostrano che nella medesima comunità ci sono individui estremamente pericolosi capaci di gesti estremi. Mi auguro che la magistratura possa valutare con oggettività accertando la responsabilità dei fatti (aggravati dalla crudeltà) punendo in modo esemplare. Ma ancor di più possa osservare quanto accaduto in una chiave più ampia considerando il “coraggioso boia” un personaggio pericoloso per l’intera comunità e non solo per gli animali.
schifoso infame
che tu marcisca con tutta la tua norcineria
Assassino
Una bella lezione che si ricordi a vita !!!!!!!!!!
… a proposito di pacifici e pacifisti, dai commenti lèggiamo:
– “Pena esemplare”;
– “Assassino ingiustificabile”;
– “Innata propensione alla violenza ed abitudine al sangue, in quanto cacciatore e macellaio”;
– “Ci vuole la pena di morte senza se e senza ma. quando questa feccia umana si comporta cosi. La Bibbia e’ saggia, occhio per occhio dente per dente”;
– “Spero che i cittadini, in primis i suoi compaesani, possano fare giustizia in autonomia sicuramente con una pena più giusta di quella che comminerá lo Stato (Stato che in questo momento è governatore da Lega e FdI, che tutelano, appoggiano e fomentano cacciatori e allevatori)”;
– “Voi del Parco , presidente Marsilio,lasciate quest’ delinquente bruto al linciaggio della gente,se lo merita”;
– “Dategli il carcere a vita .uomo socialmente pericoloso”;
– “ Ma vaffanculo coglione faccia di merda, il fucile metteitelo su dal culo”;
– “ E subito dopo aver sparato almeno la canna è bella rovente!!!”;
– “ Maledetto!!!“;
– “ Lui in galera. I vertici del PNALM dimissioni, DIMISSIONI!!!!”;
– “ Un buon Magistrato disporrebbe l’arresto, questo è un caso da manuale“.
Manca solo la morte per lapidazione in pubblica piazza…
Fermo restando che il gesto esecrabile compiuto va condannato senza se e senza ma, e che l’uomo ha sicuramente sbagliato in quanto la perdita di alcuni polli, galline o conigli, o di altri animali in allevamento, non giustificano minimamente tali reazioni ( e penso anche ai recenti casi di avvelenamento avvenuti sempre nella Marsica a danno di Grifoni, Lupi e Corvi Imperiali e chissà di quanti altri poveri animali), perdi più, poi, quando sono previsti risarcimenti rapidi per chi ha subito il danno, che possono arrivare anche al doppio del valore della perdita subita per una predazione da Orso.
E la soluzione della convivenza con questi animali, sempre più confidenti, non è solo l’inasprimento di pene e sanzioni o il pubblico e “ violento” ludibrio verso chi ha sbagliato… e sicuramente pentitosi amaramente un secondo dopo averlo fatto… ma una maggior presa di coscienza da parte delle popolazioni locali da promuovere con una campagna di ascolto e sensibilizzazione con dibattiti pubblici e convegni nelle pubbliche piazze, da parte degli Enti preposti, dei Comuni e delle Associazioni tutte, compresi gli agricoltori, allevatori e cacciatori.
Parlarsi, far capire e sensibilizzare i pochi che ancora non ne hanno preso coscienza… è questa la soluzione.
Con la perdita di un esemplare di Orso o di altro animale particolarmente protetto e a rischio estinzione, ci perdiamo tutti… nel presente e per il futuro.
Che soddisfazione, che mira, quanto sono bravo! Cacciatore macellaio Leombruni, complimenti! Vorresti anche un trofeo in casa? La tua ignoranza è pari alla tua crudeltà.
Non capisci cosa hai fatto, non puoi!
Con quali occhi guarderai i tuoi cari se in te non c’è amore.
Andresti psicanalizzato, sei socialmente pericoloso, non meriti di stare nel nostro bellissimo mondo.
C’è nessuno che possa fargliela pagare seriamente!?!?!? Io sono troppo lontana purtroppo…. Una bella lezione che si ricordi x la vita
Povero essere miserabile e cattivo.
Resta solo con il tuo povero orticello che volevi difendere.
Che ogni notte tu possa rivivere questa tua falsa onnipotenza fino a quando ti accorgerai che era Amarena, lei si potente e buona, a vegliare su di te.
E allora non basteranno i fucili a salvarti l’ anima.
L’uccisione dell’orsa e la dispersione degli orsetti, tutt’ora introvabili, è un lutto non solo per l’Abruzzo, ma per tutto il Patrimonio naturale italiano.
Il “signor” Leombruno, che il Presidente d’Abruzzo ha giustamente chiamato delinquente, con la sua innata propensione alla violenza ed abitudine al sangue (cacciatore e macellaio) e la sua attitudine ad uscire di notte senza pila, ma con il fucile carico per sparare al buio contro i rumori (poi se sono ladri e li ammazzo è meglio) oppure per sparare alla schiena ad un animale superprotetto, ha gettato un’ombra su tutto il popolo abruzzese, che non merita questo. Un buon Magistrato disporrebbe l’arresto, questo è un caso da manuale. Comunque, con tutti quelli che si costituiranno parte civile, o faranno azione civile, alla fine la “tenuta” da difendere a fucilate il “signor” Leombruno se la mangerà in spese e danni.
la giustificazione è peggio dell’atto commesso: se fossero stati veramente ladri gli avrebbe sparato alla schiena con un fucile da caccia?
I boschi Italiani non sono fatti per gli orsi.Gli animali pericolosi non possono stare vicino alle case. Non e’ difficile da capire.
E’ VERO ALLORA RIMANI IN CASA ANCHE TU DA ORA IN POI, E’ FACILE DA CAPIRE
Non sono fatti neanche per le persone come colui che ha. Sparato..
Però ancora non ha capito che qui gli unici animali pericolosi siamo noi…
Ma come stai?!
A parte che ormai i boschi non sono più x gli orsi ,,,vedi trento ,, poi bisogna decidere chi è l animale pericoloso
Allora si devono trasportare in altri luoghi dove possono vivere lontano dalle persone. Non si uccidono.
No se l inciviltà continua spostare le persone
Ma quanto sei idiota
Concordo.Proprio idiota.
La cosa più facile da capire è quanta ignoranza trapela dal tuo commento.
Sono le case che non devono stare dentro o vicino ai boschi! L’animale può fare quello che vuole!! La natura è casa sua! Non nostra…
Sei un suo parente….
Anche i boschi non sono fatti per gli uomini…ma ci vanno lo stesso
Quindi?
Uccidiamo anche loro?
Dove sta scritto che non sono fatti x gli uomini?
Chiudi tutto e fai le valigie capo,perché in un momento hai messo un peso di quintali sulla tua vita.
BRAVOOOOOO LHAI DETTA GIUSTA!!!!
A parte che ormai i boschi non sono più x gli orsi ,,,vedi trento ,, poi bisogna decidere chi è l animale pericoloso
Le case non dovrebbero stare vicino al bosco, gli umani non devono stare vicino agli animali selvatici, nn pericolosi, i veri pericolosi siamo noi.
Non è mai l’animale ad attraversare la strada, ma la strada ad attraversare il bosco.
Vai a cagare
Purtoppo anche Andrea Leombruno, titolare di una norcineria e cacciatore (che caso) pagherà una multa e se va bene farà qualche mese di carcere. Purtoppo questa non è giustizia. Spero che i cittadini, in primis i suoi compaesani, possano fare giustizia in autonomia, sicuramente con una pena più giusta di quella che comminerá lo Stato (Stato che in questo momento è governatore da Lega e FdI, che tutelano, appoggiano e fomentano cacciatori e allevatori)
Beh voglio proprio vedere chi andrà a comprare nella sua norcineria da ora in avanti
Povero Leombruno, ha perso l’opportunità di essere un buon cittadino….A questo signore li devono togliere il porte d’armi….non sia che uccida di nuovo.
PEZZO DI MERDA!!!!
lo spero con tutto il cuore anch’io
Legge del taglione
Punto.
in italia, come deterrente, ci vuole la pena di morte senza se e senza ma. quando questa feccia umana si comporta cosi. La Bibbia e’ saggia, occhio per occhio dente per dente. L’uomo e’ l’animale che nessun animale vorrebbe essere. Io non vorrei essere al suo posto. Il karma esiste e quando arriva fa molto male.
Date un esempio.in carcere a vita .uomo socialmente pericoloso
La storia dell’orsa. Amarena e’ un’altra storia. Triste che mi addolora profondamente come la storia di. Jj4. Strappata dai suoi piccoli senza che abbia fatto nulla!!!! c’è troppo da dire. Di queste. Meravigliose. Creature che amo tanto e invece di ucciderle vanno. Protette!!!!
Serve una condanna esemplare, sia penale che pecuniaria. La pena deve essere un esempio. La redenzione non è possibile.
Severità , no ripensamenti .
Non ci sono ragioni. Questo individuo va punito con sanzioni pecuniarie esemplari, ritiro porto d’armi per sempre e lavoro socialmente utile pari tempo degli anni di galera che purtroppo non si farà mai. Persona pericolosa.
Quindi voleva ammazzare anche delle persone?? Perché se spari addosso a qualcuno che non ti sta attaccando, ladro o non ladro, per le nostre leggi sei un assassino ingiustificabile!
Lui in galera
I vertici del PNALM dimissioni, DIMISSIONI!!!!
Quindi pensava fossero ladri ? E se fossero stati davvero ladri li avrebbe uccisi a …fucilate andando in giro con un fucile ?
Certo perché è normalissimo sparare verso qualcosa che si muove pensando che si tratti di ladri vero? Maledetto!!!
Ma vaffanculo coglione faccia di merda, il fucile metteitelo su dal culo
E subito dopo aver sparato almeno la canna è bella rovente!!!
Peccato che Amarena coi suoi cuccioli si sia allontanata dai tranquilli boschi di Villalago. Forse non era appassionata di gare di fuoristrada !!!
Notoriamente i ladri entrano a 4 zampe nelle proprietà altrui !!! Avrebbe quindi ucciso senza troppe remore una persona …
Marsilio per favore sbatti in GALERA questo Delinquente Troglodita e nutta la chiave .Grazie.
Voi del Parco , presidente Marsilio,lasciate quest’ delinquente bruto al linciaggio della gente,se lo merita
ESATTO !!!!! Lasciatelo alla gente !!!!!
Che vergogna! Bisogna essere senz’anima per uccidere un’orsa ormai simbolo del Parco, mansueta e amata da tutti. Come italiana, mi sento defraudata del diritto alla vita di animali che appartengono anche a me. Mi sento danneggiata e adesso temo anche per la vita dei cuccioli. Bisogna pretendere pene molto più severe e certe, e risarcimento dei danni morali.