CONTINUI MALTRATTAMENTI ALLA EX, AGENTE PENITENZIARIO FINISCE SOTTO PROCESSO

Un agente di polizia penitenziaria di Sulmona di 53 enne è finito sotto processo per atti persecutori nei confronti dell’ex moglie e dei suoi familiari. Il Gip Marta Sarnelli ha infatti accolto la richiesta della Procura e  visti gli indizi e le prove raccolti in fase d’indagine ha deciso di fissare direttamente il giudizio saltando l’udienza preliminare. Continue vessazioni dell’imputato nei confronti della donna, prima e dopo la relazione coniugale: decine di appostamenti, minacce ai congiunti, controllo delle abitudini e delle frequentazioni rendendole la vita impossibile. Il 53 enne, nello specifico, sarebbe arrivato perfino a posizionare una telecamera sul balcone di casa della ex, assistita in giudizio dall’avvocato, Teresa Nannarone, per monitorare tutti i movimenti e in una circostanza le avrebbe danneggiato la vettura nel parcheggio pubblico di Santa Chiara. Nel corso delle indagini l’uomo era stato sottoposto anche alla misura cautelare del divieto di avvicinamento proprio per evitare che l’uomo venisse a contatto con la sua ex.  Nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’agente, difeso dagli avvocati Alessandro Margiotta e Renato Torelli, aveva respinto ogni addebito, riferendo che dal 2020 al 2023, dopo la separazione coniugale con la sua ex, si sarebbe recato a Sulmona per sole due volte al mese. L’imputato infatti, presta servizio in una regione confinante. Condotte apprensive ma non persecutorie, secondo la difesa, che aveva pure chiarito che la telecamera posizionata sul balcone dell’ex moglie non sarebbe in grado di immortalare ogni singolo movimento. La prima udienza del processo è stata fissata a gennaio del prossimo anno.