MASCI E ZAVARELLA HANNO GIOCATO MA HANNO PERSO LA SCOMMESSA

di Luigi Liberatore – Ciò che sto anticipando c’entra qualcosa con la vicenda di ieri a mezzogiorno. Cioè col termine che i due esponenti di Fratelli d’Italia, Masci e Zavarella, avevano assegnato a tutti i consiglieri di Sulmona che volessero mandare a casa il sindaco, di firmare le proprie dimissioni nelle mani del segretario comunale. Non si è visto nessuno davanti a quell’uscio. C’erano solo loro, gli avanguardisti, i quali non hanno firmato. Sarebbe stato un suicidio, anzi una fesseriase lo avessero fatto. La faccenda, come sempre succede quando uno cerca di analizzarla o di enfatizzarla, ti rimanda però a qualche riferimento storico, o a qualche ricordo di letteratura sennò chi scrive fa la fine del notaio, o del notista di cronaca nera o giudiziaria (figura cara a Masci) che prendeva pure appunti nelle bacheche delle cancellerie pretorili. Con Masci e Zavarella mi è venuto alla mente quel bel romanzo di Fedor Dostoevskj, “Il Giocatore”, non tanto per la trama che è cosa diversa da ciò di cui stiamo parlando, ma da ciò che si ricava leggendo quel testo: non è importante vincere o perdere, quanto scommettere e gettare sul piatto la propria aspirazione pur sapendo di perdere. Forse esagero chiamando in causa lo scrittore russo, e certamente faccio confusione tra attori e comparse, però mi è venuto così l’accostamento, forse eccessivamente elegante, col mezzogiorno evocato dai due unici rappresentanti (di minoranza) di Fratelli d’Italia in seno al consiglio comunale di Sulmona. Gran brutta figura, quella rimediata dall’avvocato Vitttorio Masci e da Salvatore Zavarella, che alla provocatoria iniziativa di vedere sfilare davanti a loro, come in un sotto-passaggio da forche caudine, piddini, ex piddini, fuoriusciti, civici, reduci e combattenti, sono stati costretti a rimediare all’insuccesso con una mediocre conferenza stampa. Però dobbiamo riconoscere ai due esponenti dei Fratelli d’Italia la caratteristica dei giocatori, cioè quella di puntare sapendo pure di perdere. E di giocarsi tutto. Rien ne va plus. Le carte continua a darle il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero.

One thought on “MASCI E ZAVARELLA HANNO GIOCATO MA HANNO PERSO LA SCOMMESSA

  • Solo i cechi non vedono. Maggioranza spaccata e allora i fratellini in soccorso i comunisti e gerisolimo al sindaco. Vissero tutti felici e contenti. Loro galleggiano e Sulmona affonda.

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