LO CHEF SULMONESE RAPITO IN ECUADOR, TRADITO DALLA SUA GUARDIA DEL CORPO

“Sono stato venduto da una persona a me vicina, me lo ha confermato la polizia”. Queste le parole di Panfilo Colonico in lacrime davanti ai giornalisti della stampa ecuadoriana, nella conferenza stampa indetta ieri per raccontare tutti i momenti del rapimento durato  cinque giorni e il sospiro di sollievo della liberazione di mercoledì sera. “Ero nel mio ristorante quando quattro soggetti, due in moto e due in macchina sono arrivati nel mio ristorante e mi hanno rapito… Ho letto commenti secondo cui sarei stato complice dei rapitori e questo fa male. Voglio dire una cosa: non ho reagito quando sono venuti a prendermi perché c’erano 25 dipendenti in quel momento nel ristorante, persone che sono come membri della mia famiglia per me e a cui sarebbe potuto accadere qualcosa in quegli attimi concitati”.

Colonico a poi raccontato di essere stato incappucciato nel tragitto in auto verso il primo luogo di prigionia, nel quartiere Florida di Guyaquil, a nord di La Garzota dove c’è il suo ristorante dove è stato rapito. Sabato lo hanno trasferito di nuovo, lunedì un’altra volta sempre incappucciato. “Sono stati momenti difficili. Ho capito che mi trovavo sulla costa perché sentivo odore di mare. Dicevano che mi avrebbero tagliato l’orecchio e le dita, parlavano come se avessi 1 milione di dollari a disposizione per il riscatto. Guardavo la finestra pensando: sarei più uscito da lì? Mercoledì, prima della liberazione, ho temuto fortemente per la mia vita“. Poi lo chef cinquantenne ha confermato che la polizia stava braccando i rapitori tanto da averne ucciso uno. “A quel punto i miei timori sono aumentati: avevo paura che potessero vendicarsi con la mia vita“, ha aggiunto “quando mi hanno rilasciato mi hanno detto di camminare senza girare la testa. Mi hanno lasciato sulla strada, ho preso un tassì e sono tornato al ristorante“. Un altro elemento Colonico lo ha dato durante la sua conferenza stampa: due settimane prima del rapimento, i banditi sarebbero andati nel suo locale con la scusa di volerlo vaccinare per compiere il necessario sopralluogo prima dell’irruzione di venerdì. Del resto i malviventi armati di mitraglietta e pistola, sono andati a colpo sicuro nel prelevare sia l’imprenditore, sia il telefono il computer utilizzati dal suo contabile. È alla fine della conferenza stampa che Colonico commosso, ha confermato l’ipotesi del tradimento da parte di un  basista che, prima era un fedelissimo. “Mi hanno detto che qualcuno della mia sicurezza mi ha venduto, quella stessa persona ha cercato di rubare le mie cose quando sono stato rapito. Ora ho cambiato guardia del corpo ovviamente“. Chiaro il riferimento alla guardia del corpo che ha tentato di portare via due televisori e 350 $ contenuti della cassa del locale e che, denunciato da un altro dipendente dello chef sulmonese, è stato arrestato dalla polizia, consentendo così una svolta nell’indagine sul suo rapimento.