TUTTI ASSOLTI GLI OTTO GIOVANI SOTTO PROCESSO PER IL RAVE PARTY DI RAIANO

Non hanno fatto niente di male gli otto giovani finiti sotto processo per aver partecipato al rave party  abusivo all’ex Saba di Raiano. Lo ha deciso il giudice Concetta Buccini al termine della discussione che si è tenuta questa mattina, nell’aula 1 del tribunale di Sulmona.   I fatti risalgono al 31 ottobre 2017. Oltre 300 giovani provenienti da tutta Italia si erano concentrati nel capannone abbandonato dell’ex fabbrica di mattonelle, nel nucleo industriale di Raiano, per ballare tutta la notte con musica ad alto volume e concedersi agli eccessi. La zona era stata subito presidiata dai carabinieri che sin delle prime ore del mattino seguente avevano attivato posti di blocco all’uscita del capannone. In questo modo sono riusciti ad identificare le persone che hanno preso parte al Rave, in alcuni casi partite dalla Liguria, dal Piemonte, dal Lazio e dalla Campania, per dare vita ad una manifestazione musicale autogestita, caratterizzata anche dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.  A mettere in allarme le forze dell’ordine la musica ad alto volume che proveniva dal capannone. Solo nella tarda serata i primi gruppi di persone, visibilmente frastornati, avevano preso ad uscire dal capannone da cui continuava a provenire la musica.  Nel pomeriggio, inoltre, erano stati accesi dei fuochi all’esterno del piazzale dello stabilimento, forse per riscaldarsi. Le indagini preliminari hanno esaminato le diverse posizioni e hanno portato a processo otto giovani, quelli che per primi, quella sera, erano entrati nel capannone. A loro carico, nel corso del dibattimento, non sono emersi elementi di responsabilità penale tanto che anche il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione.