VACCINI COVID E MALATTIA TROMBOEMBOLICA
di Gianvincenzo D’Andrea – La malattia tromboembolica (MTE) è una condizione di grave e pericolosa alterazione della coagulazione del sangue causata da fattori di diversa natura (fra cui l’infezione COVID).
Nelle vene dei soggetti colpiti ( in particolare in quelle degli arti inferiori) si formano degli aggregati di cellule del sangue e fibrina ( detti trombi ), dai quali possono distaccarsi dei frammenti ( gli emboli) che trasportati dalla circolazione sanguigna raggiungono le arterie polmonari occludendole ( Embolia Polmonare – EP).
La chiusura di queste arterie , producendo l’interruzione della circolazione sanguigna in aree del polmone di dimensione diversa (a seconda del calibro dell’arteria occlusa), riduce la normale ossigenazione del sangue, ragion per cui si manifestano i segni della grave insufficienza respiratoria ed anche cardiocircolatoria fino all’arresto cardiaco..
L’ embolia polmonare (EP) , poi, ancorché trattata in maniera adeguata è gravata da un significativo tasso di mortalità.
Fatta questa necessaria premessa si può comprendere ancora meglio l’importanza dei risultati di uno studio recentemente pubblicato sull’incidenza dell’ EP in malati COVID ricoverati in ospedale.
Lo studio in questione,pubblicato il 30 Maggio u.s.sul “Giornale Italiano di Anestesia Analgesia e Terapia Intensiva ” ( la rivista scientifica degli anestesisti-rianimatori italiani ) è stato condotto su 62 pazienti ricoverati per COVID presso l’Ospedale Maggiore di Bologna nel periodo 1 Novembre 2021 / 15 Gennaio 2022.
Di essi 35 risultavano non vaccinati e 27 vaccinati ( più anziani e con più malattie concomitanti).
Inoltre 37 avevano richiesto il ricovero in terapia intensiva e 25 in reparto di medicina.
Ebbene nello studio di cui stiamo parlando è stata indagata presenza di embolia polmonare (EP) nei due sottogruppi di vaccinati e non vaccinati ed il risultato è stato il seguente : 16 casi su 37 fra i non vaccinati e 3 su 25 fra i vaccinati.
Inoltre fra i 13 ricoverati in terapia intensiva ( con EP) 12 non erano vaccinati ed 1 era vaccinato mentre fra i ricoverati in reparto medico ( con EP) 4 non erano vaccinati e 2 vaccinati.
È evidente ed indiscutibile il notevole effetto protettivo per la Malattia Tromboembolica esercitato dalla vaccinazione COVID ed è facilmente intuibile quante vite umane essa abbia salvato riducendo significativamente l’incidenza di tale malattia , gravissima ed anche letale.
Ma pur a fronte di questi dati incontrovertibili non accenna a diminuire la forsennata campagna di disinformazione attuata dai siti no-vax che continuano a parlare della pericolosità dei vaccini COVID ai quali vengono addebitati i più disparati ( ed inventati!) effetti collaterali.
La scienza medica è una cosa seria e parla con i fatti mentre gli obiettori vaccinali sproloquiano riferendo notizie inventate di sana pianta , come quella che i vaccini COVID favoriscano la Malattia Tromboembolica e che , per questo, dovrebbero essere evitati.
Mi rendo conto che è difficile convincere coloro che per le più disparate ragioni personali si rifiutano di riconoscere l’evidenza dei fatti , ma sono convinto che la diffusione dei dati scientifici sia il migliore antidoto alla propagazione delle fandonie antiscientifiche.
Per questo motivo , per quanto nelle mie possibilità , continuerò a dare il mio modesto contributo alla divulgazione delle ricerche e dei risultati della scienza medica con la speranza che ciò possa essere di qualche utilità per una migliore e più efficace tutela di un bene primario individuale e collettivo qual è la salute.
Mio nipote di 28 anni vaccinato contratto covid fine dicembre.ricoverato ospedale l’Aquila per polmonite dimesso dopo 10 gg.
A giugno ha dovuto rifare il vaccino e dopo un mese ha avuto una tromboflebite all’arto inferiore ds.
Coincidenze?
Secondo i grandi professori delle TV e giornali si, è solo coincidenza come per le altre decine di migliaia di casi analoghi.
Secondo la logica non pare proprio.
Ci sono migliaia di casi con effetti avversi da questi vaccini neanche sperimentati e ancora hanno coraggio di promuoverli … Solo una domanda perché dottori e sopratutto pediatri non si prendono la responsabilità nel momento che ti consigliamo questi vaccini ?.