MANCO NOÈ SI SAREBBE SALVATO DA ANIMALISTI E AMBIENTALISTI

di Luigi Liberatore – Da Case Pente, a Noce Mattei, da ambientalisti ad animalisti. L’amministrazione comunale di Sulmona non trova pace sotto nessun cielo, né quello animale e manco quello vegetale. Mi ci metto pure io tra quelli che rendono la giornata amara al sindaco Gianfranco Di Piero, e forse pure ai suo collaboratori, coi miei interventi che però meritano almeno l’assoluzione in quanto sostenuti dal loro variegato agire politico quotidiano. Ho letto poco fa un “lungometraggio” (sono consapevole della illegalità del termine) degli animalisti, le cui sigle occuperebbero quasi tutto lo spazio che il giornale mi concede, contro la gestione del canile di Sulmona. Da quella fantasmagorica rappresentazione di accuse, che non va a sollevare problemi o criticità sulla qualità di vita offerta agli “ospiti”, mi è sembra di capire che le sigle animaliste ce l’abbiano piuttosto col metodo seguito dal comune di Sulmona nell’assegnare l’appalto per la gestione del servizio. Stiamo sempre in quel campo con questi pasdaran, i quali sembrano sempre più attenti a valutare i risvolti economico-finanziari di un ambito (animalista-ambientalista) in cui si sentono padroni del sapere quasi possedessero una investitura divina, meno propensi a valutare il problema in sé. Ecco, vogliono essere considerati parte di quel sistema che aggiudica gli appalti in tema di canili o di smaltimento di rifiuti, di rimboschimenti o di tutela degli orsi, nel senso che vorrebbero far parte degli organi decisionali perché portatori di scienza e conoscenza, come se gli altri non avessero nessuna titolarità e loro, invece, parlassero ex cathedra. Siamo partiti dal canile di Sulmona che non è un lager, e nemmeno quella fonte speculativa di imbrogli da loro ipotizzata. Io mi rifaccio, con molta umiltà, a Noè, e immagino  quale tormenti avrebbe patito se avesse dovuto imbarcare sulla sua Arca, oltre a zebre, cani, elefanti e germogli, anche qualche ambientalista e animalista. Penso che sarebbe andato a sbattere, oppure che per l’umanità non ci sarebbe stato futuro!