TURBATIVA D’ASTA E FALSO ALLA SACA, PROSCIOLTI L’EX PRESIDENTE DI LORETO E IL RUP FABRIZIO PAOLINI

Tutti prosciolti: secondo il giudice Alessandra De Marco non vi fu nessuna turbativa d’asta né tantomeno furono falsificati i documenti relativi all’assegnazione dei lavori che la Saca ha eseguito insieme al Comune per il rifacimento del collettore fognario e dell’asfalto su viale della stazione. Il castello accusatorio messo su dal pubblico ministero è franato oggi in sede di udienza preliminare  con la decisione del Gup di prosciogliere l’ex presidente della società partecipata che gestisce il ciclo idrico integrato, Luigi di Loreto difeso nel procedimento giudiziario dall’avvocato Vincenzo Margiotta. Con lui erano finiti sotto inchiesta altri due dipendenti della Saca Fabrizia Torchetti componente della commissione di gara e segretaria e  il responsabile del procedimento Fabrizio Paolini difesi dagli avvocati Danilo Leva e Marco Femminella. Sotto inchiesta era finito anche l’altro dipendente e consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Salvatore Zavarella. La sua posizione è stata archiviata in fase di indagini preliminari. L’inchiesta della procura inizialmente portata avanti dall’allora procuratore capo Giuseppe Bellelli mirava ad accertare eventuali irregolarità nelle procedure adottate nell’assegnazione dei lavori. Secondo la Procura l’appalto da 350mila euro sarebbe stato affidato ad una ditta che si era classificata seconda dietro specifiche direttive. Un teorema che, sempre secondo la Procura,  faceva capo all’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, più volte chiamato in causa nel corso dell’inchiesta. Accuse che, come detto, si sono rivelate totalmente infondate tanto che il Gup ha mandato tutti prosciolti perché il fatto non sussiste. In particolare i lavori riguardavano  il rifacimento dei collettori fognari che si intasavano a ogni acquazzone, con la separazione delle acque bianche da quelle nere, era stato ripristinato anche l’intero manto stradale fino ad allora un vero e proprio tormento per tutti gli automobilisti che transitavano sulla strada. Lavori che furono coperti in parte con un finanziamento dai fondi Masterplan dal valore di 229mila euro, assegnati alla Saca, e in parte cofinanziati dal Comune con 135mila euro.

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