UIL PENITENZIARI SULMONA, CONSOLATI NUOVO SEGRETARIO: PROVIENE DAL CARCERE DI PARMA
Gaetano Consolati è il neo segretario locale del Uil Penitenziari. Proveniente dal carcere di massima sicurezza di Parma (all’interno del quale sono stati reclusi personaggi del calibro di Totò Riina e Bernardo Provenzano), Consolati ha da poco raggiunto il penitenziario di Sulmona per prestare servizio. Il neo segretario da alcuni mesi ha iniziato il suo nuovo corso all’interno di un altro e non meno ostico supercarcere qual è per l’appunto quello del capoluogo peligno. “Arrivare a Sulmona e vestire i panni di chi avrà la facoltà di vigilare sulla garanzia dei diritti dei miei colleghi è un motivo di vanto ma nello stesso tempo di enorme responsabilità”, afferma Consolati, “nella casa di reclusione di Sulmona ho trovato un clima completamente differente rispetto a quello parmense. Diversa è l’impostazione data ai circuiti penitenziari. A Parma vi erano si detenuti di alta sicurezza ma anche e soprattutto quelli assoggettati al regime del 41bis, così come molto differente è la caratteristica dei vari ruoli. A Sulmona, infatti, si ha a che fare con un personale avente un’età media molto più elevata. La maggior parte “consumati”, così come sono, da oltre 30 anni di vita vissuta, seppur vestendo i panni di servitori dello Stato, dietro le sbarre”, prosegue, “la situazione generale delle carceri italiane negli ultimi anni si è andata mano mano complicando e Sulmona non ne è purtroppo un’ eccezione. Ci sarà molto da lavorare per ripristinare il giusto rapporto tra il dovere imposto e i diritti soggettivi propri di ciascun operatore. La Uil ci sarà e darà il suo giusto contributo. Tuttavia senza un adeguamento dell’organico difficilmente si riuscirà in quella che ha tutta l’aria di essere un’impresa vista la drammatica situazione che attualmente si sta vivendo. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche e tentare di fare invertire la rotta. Il carcere, così come tra l’altro ottimamente impostato dai miei predecessori, vorrei divenisse un palazzo di vetro più che un anfratto nascosto da alte mura di cemento. Il ruolo che rivestono i media è di fondamentale importanza. Sarà mia cura tenerne ulteriormente conto”, conclude Consolati.