LA PAURA È CHE L’ESTATE SULMONESE POSSA FINIRE TRA SORRISI E CANZONI

di Luigi Liberatore – Ho riflettuto più volte sulla iniziativa del Comune di Sulmona di indire una specie di concorso pubblico di idee al fine di compilare il cartellone delle manifestazioni estive. Sono immediatamente rimasto stralunato nel leggere la notizia, come lo sono adesso nel cercare di dare un significato alla proposta che non trova nessuna giustificazione se non come assunzione di colpa. Per semplificare, diciamo che il Comune vuole ricevere pareri, proposte e opinioni, dalla società civile, intesa in ogni sua espressione, per redigere il cartellone delle manifestazioni estive. Ha detto che le verificherà poi coi suoi dirigenti per decidere. Che grande stupidaggine, che grande ammissione di incompetenza e di incapacità. All’assessore responsabile voglio dire semplicemente: che contributo possa darti il titolare di un bar, di un negozio di mobili, di un venditore di confetti, di un gommista, di un edicolante, o di una vetrinista? Poi. Seppur in possesso di qualche idea di fissità vagante, perché sentire i dirigenti che in questo ambito hanno funzioni davvero inadatte? I funzionari municipali hanno il compito, nemmeno facile, di dare corpo alle idee, mica di farsele venire; di trovare il terreno amministrativo e contabile di porle in essere in un ambito, come ho detto, non semplice. Ma le idee devono provenire dall’alto, da chi è stato eletto dal popolo a rappresentarlo, per dare senso e significato alla comunità. Sulmona merita un discorso a parte: è una città ricca di risorse culturali e non può affidarsi ai contributi estemporanei di chi possa immaginare soltanto che l’estate sia la stagione all’insegna del “fateci divertire”. Sennò che cosa ci stanno a fare consiglieri, assessori e sindaco? Io penso che Sulmona debba uscire da due grandi equivoci: dall’essere Ovidio-dipendente, e dal sentirsi limitata e oppressa dal potere di una lobby mercantile di stampo paesano che tiene prigioniera la stessa politica. Se proprio non si sente il peso di espletare le proprie finzioni di scelta per cui si è stati eletti, meglio affidarsi ad una società esperta in organizzazione di eventi. In quel contesto la bella e la brutta figura non hanno volto…

5 thoughts on “LA PAURA È CHE L’ESTATE SULMONESE POSSA FINIRE TRA SORRISI E CANZONI

  • Sono rimasto stralunato io per l’articolo di Liberatore inutilmente pretestuoso e offensivo. L’iniziativa dell’assessore può anche essere un pò tardiva ma certamente è un bene e di buon senso se vuole partecipare tutta la popolazione alla gestione della cultura nella città, perché anche chi svolge i lavori più umili può avere delle idee utili e non essere una “pecora passiva” che si beve tutto quello che gli viene propinato. Assolutamente d’accordo con Francesco Paolo Ruggeri sul ruolo importante dei commercianti. Gli Uffici Comunali sono altrettanto importanti e necessari per valutare la praticabilità non solo economica ma anche e soprattutto logistica delle proposte che arrivano numerose dalle altrettanto numerose associazioni e che spesso si sovrappongono creando imbarazzo e indecisione negli utenti. Quante volte ci siamo lamentati che non esiste una coordinazione degli eventi.

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  • Quando si cerca la polemica quasi sempre si riesce a trovarla, magari diversa da quella che avrebbe immaginato chi scaglia la prima pietra. Chi svolge l’attività distributiva, oltre alla valenza culturale ed alla capacità interpretativa dell’ambito economico nel quale si muove, oggi non può campare più dalla rendita una volta assicurata dal prodotto alla moda o dalla posizione lavorativa favorevole. Oggi un commerciante è necessariamente tenuto ad osservare attentamente preferenze merceologiche della clientela, i flussi stagionali e le impressioni che gli vengono manifestate non solo sull’offerta commerciale della Città ma anche sull’immagine che la Città da’ di se stessa. Ebbene, in quasi tutti, per gran parte dell’anno, la sgradevole sorpresa di un centro storico deserto per molte ore al giorno, difficoltà di accesso e scarsa cura dei luoghi. Tale impressione negativa cresce in maniera esponenziale in coloro che hanno avuto modo di frequentare Sulmona nei decenni passati. E i commercianti, per i quali il Corso e le strade contigue sono l’anticamera della propria attività, rivendicano a buon diritto la necessità di essere partecipi. Neanche noi siamo soddisfatti della routine amministrativa nella promozione della Città e ci risultano abbastanza indigeste le convocazioni (peraltro continuamente sollecitate) a stagioni praticamente già iniziate. Ma tant’è, parliamo di prassi ormai consolidata. Quello che chiede all’Amministrazione Comunale è di farci capire quale sia la visione prospettiva del Centro Storico in modo tale da mettere in campo iniziative compatibili senza lottare per giorni e giorni nell’ottenimento delle autorizzazioni.

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  • D’accordissimo !!!

    • A me quello che fa’ arrabbiare è il fatto che c’è gente pagata ed incaricata per questi compiti ma come al solito non riescono a prendersi alcuna responsabilità o a guadagnarsi lo stipendio.
      Mi sembra assurdo ma visto come vanno le cose facciamo un’altra consulenza che può essere dedotta dallo stipendio dei responsabili.

  • D’accordissimo !!!

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