SULMONA SOPRAFFATTA DALLE ERBACCE E L’ASSESSORE CASCIANI PARLA ALLA SALVINI MANIERA…

di Luigi Liberatore – Quando parla, Casciani è un disastro. Non tanto per l’amministrazione comunale, quanto per sé stesso, nel senso che riesce a dare pessimi significati ad ogni suo intervento, coinvolgendo perfino qualche sua buona idea. In Italia ce n’è un altro come lui, Matteo Salvini, del quale l’assessore comunale ai lavori pubblici, per capacità comunicative, appare la fotocopia. La città di Sulmona è sopraffatta dall’erba alta che s’innalza maestosa tra parchi pubblici e giardini, come nel “Daolio” dove è difficile perfino camminare, come nella “Villa” dove perfino le peschiere sono preda di erbacce. Lasciamo perdere le aiuole, perché nel contesto generale ci sembra di soffermarci a discutere del superfluo. Ebbene, Franco Casciani, l’assessore dico, come risponde ai cittadini, ai pensionati, e soprattutto alle mamme costrette a disertare coi loro bambini le aree verdi? “Abbiamo fatto una previsione della crescita della vegetazione da quando comincia la primavera fino all’estate…dividendo le somme che ci sono in cassa per il numero dei tagli che possiamo fare”. Ancora: “La difficoltà è che in questi giorni ci sono state piogge continue e alcune imprese non hanno potuto materialmente fare il lavoro di taglio”. Non è finita: “Nei prossimi giorni si procederà al taglio…nella misura di quelle che sono le risorse economiche”. Caro lettore, è un virgolettato quello che riporto, sono espressioni dell’assessore ai lavori pubblici di Sulmona rilasciate ad un quotidiano regionale, per cui non ci sono dubbi sul valore delle parole, sebbene spesso i giornalisti soffrano della sindrome infantile della esagerazione.  Ha detto che farà tagliare l’erba in ragione dei soldi che ci sono in cassa, che il maltempo ha frenato l’attività di sfalcio e che per le buche delle strade, o per rifare alcuni tratti di asfalto, non ci sono soldi e che per il momento è stato fatto il possibile (per evitare di fare brutta figura col Giro d’Italia). L’assessore ha evocato, poi, una tassa di scopo per rimettere a posto tutte le strade di Sulmona. Guardate, io non ho ragioni né personali né politiche per mettere sulla graticola l’assessore ai lavori pubblici, tuttavia ho l’impressione che non sappia come funzioni un Bilancio comunale, quali siano le partite in uscita obbligatorie, e soprattutto che non conosca quali siano i servizi essenziali ai quali è chiamata a rispondere la pubblica amministrazione. Il mantenimento delle strade, la pulizia di esse, la sicurezza pedonale e stradale, il decoro pubblico, la pubblica illuminazione, fanno parte del primo pacchetto da finanziare con le risorse a disposizione. E’ scritto, ed è spiegato meglio, nella legge comunale e provinciale del 1915 che sebbene superata da un recente testo unico, è ancora utile per qualche nozione. Franco Casciani, che come un bambino se la prende con le avversità atmosferiche, ha evocato una tassa di scopo per far fronte a spese specifiche, per il rifacimento delle strade urbane e periferiche. L’idea non sorprenda nessuno e non va scartata, anche se la propone l’ondivago assessore ai lavori pubblici. Sono convinto, tuttavia, che i cittadini potrebbero rispondere a una nuova imposizione, purchè abbiano la certezza di affidare queste risorse aggiuntive nelle mani di amministratori responsabili. Ma soprattutto affidabili.

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