FONDAZIONE CARISPAQ IN AIUTO DEGLI ALLUVIONATI DELL’EMILIA ROMAGNA

La Fondazione Carispaq ha aderito all’iniziativa deI Comitato esecutivo di Acri, Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, che ha deliberato un contributo straordinario di 1,5 milioni di euro, in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione che sta investendo il territorio dell’Emilia-Romagna in queste settimane. Come è accaduto per il terremoto dell’Aquila e per gli altri drammatici eventi che hanno colpito il nostro Paese – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri anche in questo caso la risposta delle Fondazioni di origine bancaria e quindi anche della nostra, è stata immediata. È un primo intervento che sostenga questa fase di emergenza, ma per il futuro bisogna lavorare per contrastare le cause di fenomeni ormai ricorrenti”. Come già avvenuto in passato in simili circostanze, anche oggi le risorse stanziate sono a valere sul Fondo Nazionale Iniziative Comuni, il fondo costituito dalle Fondazioni in seno ad Acri per rispondere alle emergenze. Acri ha affidato all’Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell’Emilia-Romagna il compito di coordinare l’impiego delle risorse predisponendo un apposito piano di intervento, per offrire una prima risposta alle esigenze della popolazione. «Come sempre le Fondazioni di origine bancaria assicurano il loro tempestivo supporto ogni volta che emergenze come questa investono i diversi territori della Penisola – ha dichiarato Francesco Profumo, presidente di Acri – Ispirate da una visione di solidarietà nazionale, le Fondazioni di tutta Italia si attivano per contribuire alle prime necessità delle popolazioni coinvolte. Ora è il momento dei soccorsi, ma dobbiamo presto iniziare a ragionare anche con un’ottica di lungo periodo. Il succedersi periodico e ricorrente delle “emergenze” impone una riflessione più approfondita sull’impatto dei cambiamenti climatici nel nostro Paese e su come stiamo rispondendo a questa sfida epocale. Anche su questo fronte le Fondazioni sono pronte, come già stanno facendo, a costruire alleanze virtuose per contribuire ad accelerare la transizione ecologica e mitigare gli effetti del climate change».