LA MADONNA DELLA LIBERA NON HA BISOGNO DI UN CONTO CORRENTE

di Luigi Liberatore – Sacro e profano, in genere, si avvicinano e poi collidono, per far pace, in seguito, sempre nel nome di qualche santo protettore o di qualche madonna. Neppure il padreterno viene risparmiato da questa lotta mediocre in cui non si riesce mai a capire dove inizia la fede e dove terminano gli interessi terreni. La notizia è di “conio” recente.  A Pratola Peligna, il comitato feste per la Madonna della Libera, d’intesa col parroco, ha lanciato l’idea di aprire la possibilità di donazioni e offerte, alla Madonna appunto, per via elettronica, affidandosi a pos, bancomat e carte di credito di ogni genere. Di aprire, insomma, un conto corrente a favore della protettrice di Pratola Peligna. Poteva esimersi da questa richiesta il consiglio di amministrazione, o la direzione, della locale banca di credito cooperativo? Ebbene no. La Bcc di Pratola va a gonfie vele già di par suo, figuratevi adesso che alle sue credenziali possa apporre il sigillo della Madonna. Io mi faccio più nemici qui in terra che lassù in cielo, per cui dovete accettare la mia opinione sulla vicenda che proprio non mi vede d’accordo con l’iniziativa del comitato dei festeggiamenti. La banca lasciamola perdere, perché quella gli accordi, per istituzione e se fanno reddito, li conclude pure col diavolo. Ma con la Madonna della Libera ci si rapporta da fedeli; ci si rivolge da credenti e da osservanti (non vale per me). Essa va pregata, onorata dalle mitiche “cercatrici”, ma non fatta oggetto, magari, di sorveglianza bancaria. Non si trovano più ragazzi o ragazze che vadano a raccogliere offerte per la Madonna? Mica muore di fame la mamma di Gesù.. Forse potrebbe soffrire la parrocchia, ma la sofferenza abbraccia tutti noi in questa terra, per cui anche il parroco potrà farsene una ragione. L’immagine sacra è lì in chiesa: chi vuole vada ad inginocchiarsi e a fare, volendo, la sua offerta. Ma teniamo lontana la Madonna dagli affari terreni, soprattutto dalle banche che rispondono soltanto a un credo: al denaro.