LA BELLA CULTURA A CASTEL DI SANGRO CON DEL CIMMUTO, TUTERI E MAIORANO

di Luigi Liberatore – C’era poca gente ad assistere, meglio, a seguire i lavori. E non mi sono meravigliato mica tanto, dal momento che solo i politici, come i ciarlatani, riescono di questi tempi a far numero. Meglio così, perché ieri pomeriggio, nella saletta di piazza plebiscito a Castel di Sangro, veniva presentato il libro di Pasquale Del Cimmuto:La bellezza di Elena e del bronzo-Abruzzo e abruzzesi nella scultura dell’Ottocento e del primo Novecento”, sicchè non ci sarebbe stato assolutamente posto per loro. Una pubblicazione di grande pregio quella di Del Cimmuto, dal cui titolo si può solo immaginare quanto tempo e quanto lavoro sia costato in termini di ricerca e di sistematica. Il libro ha un pregio ulteriore, in termini grafici e tipografici, un lusso editoriale che in fondo testimonia la sensibilità dell’autore, poeta e scrittore la cui delicatezza, cioè l’anima, la ritroviamo anche in quelle pagine di un testo che altrimenti finirebbe per essere un catalogo, seppur importante. L’organizzazione del bel pomeriggio è opera di Terzio Di Carlo, che a me piace definire quel cittadino impegnato a dare a Castel di Sangro un volto piacevole e culturalmente impegnato, un significato alla città che non sia apprezzata soltanto per essere la sede del ritiro del Napoli calcio. Assieme all’autore, e non poteva essere diversamente, c’erano due intellettuali regionali di spicco, Rosanna Tuteri, archeologa di chiara fama, e Fabio Valerio Maiorano, storico, scrittore e giornalista. Rosanna Tuteri ha presentato il libro di Del Cimmuto con quei tratti che la fanno distinguere ovunque abiti la cultura: eloquio elegante, sempre lungo un filo che evidenzia un profondo sapere. Rosanna Tuteri è anche assessore al Comune di Sulmona e mi sono sempre chiesto cosa ci faccia lì in mezzo. Sicuramente bella figura. L’appuntamento col libro di Del Cimmuto è stato arricchito poi dalla presenza di Fabio Valerio Maiorano, giornalista, storico, ricercatore attento e rigoroso, intellettuale curioso e mai conformista. Anzi. Per capire di che pasta sia fatto, andate a leggere il suo ultimo libro su Celestino V. Se proprio non volete impegnarvi nel testo, ma io vi invito, andate al retro della copertina: mette in discussione tutto ciò che finora s’è detto sul papa santo di Sulmona.