ADDIO MARIO LO PARCO, MEDICO DEGLI UMILI

di Luigi Liberatore – Si può scrivere con le lacrime agli occhi? Si può fare, come lo sto facendo io dopo aver saputo che è morto il dottor Mario Lo Parco, forse uno degli ultimi ad essere ancora definito medico condotto. In verità la sua “condotta” era Ateleta, quel piccolo comune costituito da una infinita’ di agglomerati emergenti tra boschi ed anfratti, laddove ha iniziato ad esercitare la professione di medico da giovane fresco di laurea. Non ha mai abbandonato quelle montagne, né ha mai lasciato senza assistenza i suoi pazienti. Se dico mai è mai, perché il dottor Lo Parco non conosceva ferie o riposo, tanto è vero che attorno a lui si era creato il mito della onnipresenza. Tra le montagne gli scenari non sono sempre bucolici, eppure quando l’ora del bisogno coincideva con le accecanti bufere di neve, sbucava lui, Lo Parco, con la sua auto-trabiccolo o addirittura a piedi. Un mito, quel medico che ha continuato a dare conforto ancora a chiunque lo chiedesse, di giorno o di notte, anche dopo la pensione. Diceva che si è medici per tutta la vita. Vi chiedete perché io stia scrivendo con le lacrime agli occhi? Perché l’ho accompagnato qualche volta in uno dei suoi giri per le frazioni di Ateleta, a suturare ferite tra i casolari sparsi o a rianimare i suoi “vecchietti” con una naturalezza, una destrezza e soprattutto con una tenerezza davvero rara. Si è arreso pure lui alla morte, trattandola con l’ironia che era parte del suo bagaglio di medico e di uomo. Lo piangono perché era entrato nel cuore della gente. Come nel mio, d’altronde.
Il medico condotto aveva 82 anni e lascia la moglie Eliana. I funerali si svolgeranno domani alle ore 17 nella chiesa parrocchiale di Ateleta

One thought on “ADDIO MARIO LO PARCO, MEDICO DEGLI UMILI

  • Mario è stato un medico bravo ,ma veramente umano sempre presente nel bisogno
    Condoglianze a tutti i suoi cari

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