ATTACCO HACKER ASL, BOTTA E RISPOSTA TRA DI GIROLAMO E MARSILIO
“Seguo con preoccupazione l’evolversi di una vicenda che ha dell’assurdo, specie per quanto riguarda la risposta degli organi preposti al controllo e alla tutela dei dati dei cittadini. Al tutt’altro che imprevedibile attacco bisognava rispondere con misure adeguate e tempestive. Oggi scopriamo che potrebbe volerci oltre un mese per far fronte a quanto accaduto e rispristinare servizi e prestazioni per i cittadini” ad affermarlo è la Senatrice M5S Gabriella di Girolamo che continua: “Il silenzio delle istituzioni regionali, al pari della tardiva risposta, evidenzia l’impreparazione e la superficialità con la quale si è deciso di affrontare il gravissimo episodio. Vengono sottratti 500 gigabyte di referti, cartelle, analisi ed esami e qualcuno ritiene più opportuno dedicarsi a copertine in rosa e a farsi pubblicità. In ballo ci sono la sicurezza e la privacy di migliaia di cittadini, come dimostra la pubblicazione sul deep web di alcuni dati sensibili di cartelle cliniche. Ringrazio il nostro consigliere regionale Giorgio Fedele per l’impegno con cui sta seguendo la vicenda, segno di una sensibilità che dovrebbe essere condivisa dai vertici istituzionali, visto il tema e le possibili pericolosissime conseguenze di quanto successo. Nei prossimi giorni depositerò un’interrogazione parlamentare per avere delle risposte sull’entità del danno, su eventuali responsabilità da parte degli organi preposti al controllo e alla risposta all’attacco, oltre che sulla tempistica di ripristino dei servizi”. Alle parole della Senatrice si uniscono quelle del Consigliere regionale del M5S Giorgio Fedele. “Il silenzio del centrodestra sulla questione è assordante. Sono giorni che chiedo, con ogni mezzo a mia disposizione, che nella commissione sanità di Regione Abruzzo in calendario domani – martedì 9 maggio – sia inserita l’audizione del Presidente Marsilio, dell’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì, del Direttore della Asl 1 Romano e dei responsabili per la tutela della privacy e dei sistemi informativi, per fare il punto sull’attuale situazione e sulle prospettive future per contrastare questa crisi. Oggi ci viene comunicato che l’unico a essere stato convocato è stato il direttore Romano, dimostrando ancora una volta quanto questa maggioranza stia prendendo sottogamba una questione della massima delicatezza che rappresenta per il servizio sanitario locale un disastro senza precedenti. Sul tavolo c’è la vita sanitaria di migliaia di cittadini, non solo quelli della provincia dell’Aquila, ma anche di tutti coloro si sono rivolti almeno una volta nella vita alla Asl 1 per le cure o per le visite. E’ un bene che la questione arrivi anche all’attenzione del Senato, io non farò nessun passo indietro fin quando non saranno trovate soluzione e i responsabili di questa terribile vicenda non saranno individuati” conclude.
Ecco la replica del presidente Marco Marsilio:
“In relazione all’attacco hacker, tuttora in corso, alla Asl dell’Aquila, la Regione Abruzzo non manifesta nessun imbarazzato silenzio ma solo un doveroso riserbo, mentre si stanno attuando le azioni di difesa e si stanno svolgendo le indagini per identificare nel più breve tempo possibile i colpevoli e le responsabilità”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “La Regione”, prosegue, “non ha quindi nulla da aggiungere ai comunicati della Asl, anche questi doverosamente sintetici, Asl che è fortemente impegnata ai massimi livelli per respingere questo attacco. Possiamo solo aggiungere che riteniamo particolarmente criminale un attacco ai sistemi informatici in una azienda sanitaria, attacco che rischia di mettere in pericolo la salute e la vita dei cittadini e dei pazienti”. “Ogni attacco informatico è un’azione criminale e ignobile, ma fatto contro una struttura sanitaria lo è ancora di più. Al termine delle indagini sarà possibile fare un resoconto finale e assumere anche le conseguenti decisioni in ordine alle eventuali responsabilità accertate”, ha concluso il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Criminale ed ignobile è l’avvelenamento dell’ambiente e dei cittadini a Sulmona da parte del Cogesa e la sua discarica.
Il presidente dovrebbe prendersi le responsabilità e agire ma chiaramente non vuole o può fare un bel niente.
Come fanno a non ritenere un atto criminale la situazione al Cogesa ??????
È inoltre chiaro che i 5 stelle ancora non capiscono cosa devono fare e studiare.