25 APRILE, SULMONA CELEBRA GLI EROI DELLA LIBERAZIONE

di Gioia Perinetti – Piazza Carlo Tresca gremita di persone per rendere omaggio agli ideali di libertà e coraggio dei patrioti che hanno combattuto e sconfitto il nazifascismo. La cerimonia, il cui inizio era programmato per le ore 10.30, ha subìto una variazione di mezz’ora sembrerebbe a causa del ritardo del discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ogni anno viene pubblicato sul sito istituzionale del Quirinale. Presenti le autorità civili e militari, insieme alle rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’Arma e la Protezione civile a dare il loro omaggio a chi si è sacrificato per amor di patria, tutti con gli occhi al cielo per il solenne alzabandiera. Il Capitano Toni Di Giosia, della compagnia dei carabinieri di Sulmonaha letto il messaggio del ministro della Difesa Guido Crosetto. “Il 25 aprile è la festa della libertà acquisita e della pace ritrovata. O meglio: per la Repubblica è la festa della libertà raggiunta per la prima volta nella sua forma più compiuta, e dell’avvio del più lungo periodo di pace che abbia conosciuto l’Italia, in un cammino di secoli. E’ la celebrazione di una libertà conquistata, e mai più abbandonata, dopo i travagli del conflitto più sanguinoso della storia e dopo le lacerazioni prodotte dai totalitarismi. Una libertà che rappresenta uno dei diritti umani fondamentali; uno dei più invocati dai popoli di ogni tempo e di ogni regione del mondo: perché non vi è felicità senza libertà; e ogni diritto trova nella libertà il suo preludio, così come nella pace”, recita un passaggio. Non è mancato l’intervento religioso di Don Maurizio Nannarone, in rappresentanza del vescovo Michele Fusco, che ha guidato un momento di preghiera. Un omaggio toccante, ricco di empatia e sentitamente emozionante, è stato quello di tre studenti del Liceo Scientifico Enrico Fermi che hanno letto alcuni passi del libro “Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana”, delle testimonianze di dolore, di sofferenza ma di orgoglio e forza d’animo che sottolinea, ancora una volta, quanto fosse per i nostri eroi importante e valorosa la bandiera italiana. “Se a 78 anni dalla fine della guerra di Liberazione noi siamo ancora qui, in numero così significativo, significa che i valori professati attraverso la guerra di Liberazione sono valori universali, valori destinati a dare senso, dare corpo, fiducia nelle istituzioni e alla vita democratica del Paese”, ha dichiarato il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, nel suo personale omaggio e ha aggiunto “abbiamo il dovere della memoria, il dovere civile e morale della memoria, e lo dobbiamo alle tante vittime dei crimini”. Un viaggio nella storia è stato fatto dal primo cittadino che ha citato le tragedie della guerra e i luoghi colpiti. Un pensiero pieno d’orgoglio è stato dedicato alla Brigata Maiella “Noi non possiamo non considerare che questa è terra di Brigata Maiella, il fulgido esempio della Brigata Maiella, una formazione patriottica unica ad essere decorata di medaglia d’oro, non connotata dal punto di vista ideologico ma fortemente permeata del valore della libertà, fortemente permeata per la volontà di reagire al sopruso dell’occupazione per conquistare la propria libertà e poi quella degli altri”, ha dichiarato Gianfranco Di Piero fiero di una realtà che ha fatto la storia non solo del territorio ma dell’intero Paese ricordando i caduti Sciore, Contucci, Fuà e infine Malvestuto, che ha combattuto e ispirato la Valle Peligna con la sua vita e il suo impegno civico. “A poche settimane della sua dipartita non possiamo dimenticare Gilberto Malvestuto, ufficiale della Brigata Maiella, che ha ispirato la sua vita al senso vero di questa giornata, all’ideale della libertà testimoniando come combattente e poi trasmettendola alle nuove generazioni lasciandoci un messaggio, una testimonianza destinata a restare a lungo e a illuminare ancora per tanto tempo il nostro cammino”, ha concluso Di Piero. La cerimonia ha avuto la sua prosecuzione in Viale Togliatti dove c’è il monumento in onore della Brigata Maiella. “E’ bellissimo essere qui oggi dopo la cerimonia davanti al monumento dei caduti per ricordare con la stessa intensità emotiva, con la stessa passione civile ed etica ma soprattutto con tanto rimpianto i caduti della Brigata Maiella, che hanno onorato la nostra città e la nostra terra”, ha affermato con grande emozione Lando Sciuba, presidente della sezione di Sulmona e della Valle Peligna della Fondazione Brigata Maiella. Al suo fianco, a rendere omaggio ai valorosi conterranei, anche la senatrice Gabriella Di Girolamo, il sindaco della città di Sulmona, Gianfranco Di Piero e il presidente del consiglio comunale Cristiano Gerosolimo.

One thought on “25 APRILE, SULMONA CELEBRA GLI EROI DELLA LIBERAZIONE

  • Belle parole e celebrazione ma sono sicuro che gli eroi della liberazione non sarebbero molto impressionati dalle istituzioni o l’attuale democrazia.
    È veramente deprimente vedere questa città avvelenata e i suoi cittadini impunemente uccisi nel 2023.

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