POLIZIA LOCALE, IL COMUNE VA AVANTI CON IL CONCORSO PER IL DIRIGENTE DEL CORPO

La recente sentenza del TAR che ha annullato la decisione del sindaco dell’Aquila di affidare a un dirigente “senza divisa” il comando del corpo della polizia locale, non ferma il concorso di Sulmona. Dai banchi dell’opposizione anche nel corso del consiglio comunale che si è svolto ieri, hanno cercato di far riflettere sindaco e amministrazione sui rischi che comporterebbe l’andare avanti nel concorso così come è stato impostato, aperto a tutti, anche a chi non ha mai toccato una pistola, visto che il nuovo comandante dovrà per forza di cosa, lo dice il regolamento, averne una. Niente da fare, per il sindaco il caso dell’Aquila sarebbe diverso da quello di Sulmona: “a differenza di quanto avvenuto nel capoluogo, a Sulmona non si conferisce un incarico ma si procede al reclutamento tramite procedura concorsuale”, ha spiegato il sindaco rispondendo alla domanda d’attualità del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Vittorio Masci.

E allora si va avanti senza tentennamenti con il concorso da Comandante Dirigente della Polizia Locale. Sul sito istituzionale del Comune è stato pubblicato l’avviso delle prove scritte. La prima si svolgerà il 22 maggio, a partire dalle 9, presso il Palazzetto dello Sport di via XXV Aprile. La seconda prova si svolgerà lo stesso giorno, a partire dalle 15. Un vero e proprio tour de force per l’esercito dei 59 candidati chiamati, nella fase selettiva, anche ad una prova orale e alla prova di lingua straniera e informatica. La commissione, presieduta dalla Segretaria Generale, Giovanna Di Cristoforo, risulta composta da Luca Montanari, Stefano Bortone (Vice Questore aggiunto e Dirigente del Commissariato Ps di Sulmona) e Stefania Spinosa. Le prove scritte si intenderanno superate se il candidato avrà riportato il punteggio di 21/30. Solo in quel caso si passerà alla prova orale che assegnerà altri 30 punti. Ma sul concorso pende sempre la spada di Damocle di possibili ricorsi, almeno è quello che sostengono dai banchi dell’opposizione, con ulteriore perdita di tempo e di denaro pubblico “e solo perché, come succede da tempo nel Comune di Sulmona, si sta cercando di accontentare quelle persone che, leggendo il regolamento, non avrebbero il diritto di partecipare al concorso”, evidenziano da Fratelli d’Italia.