PASQUA, SULMONA È PRONTA AD EMOZIONARSI DI NUOVO
di Gioia Perinetti – Sulmona è pronta ad emozionarsi. Domani mattina, in piazza Garibaldi, si terrà la celebre “Madonna che scappa”, un “racconto”, quello narrato dai lauretani, che rappresenta l’incontro tra Maria e Cristo risorto. Una corsa, quella dei confratelli, che commuove non solo gli abitanti della Valle Peligna ma anche i numerosi turisti che arrivano a Sulmona durante la Settimana Santa per assistere di persona al rito che ormai è diventato famoso in tutto il mondo. La quadriglia sorteggiata lunedì, 3 aprile, avrà il compito di “far scappare” la Madonna verso il Cristo Risorto e saranno Ciro Marano, Emidio Ricottilli, Fabio Pietrini e Antonio Santangelo ad avere l’onere e l’onore di far parte della tradizione pasquale sulmonese e alla guida Andrea Rapone. Una corsa, quella dei confratelli in mozzetta verde e tunica bianca della Confraternita di Santa Maria di Loreto, che vanta una lunga storia, i documenti accertano la sua esistenza nel 1800, ma si pensa che la sua origine sia risalente al 1600, o addirittura precedente.
Una tradizione che ha percorso i secoli e che anno dopo anno si rafforza in spirito di appartenenza e partecipazione sentimentale, basta guardare gli occhi commossi della folla in piazza, lo stupore suscitato dall’apertura del portone della chiesa di San Filippo Neri appena la Madonna si fa vedere per capire quanto sia importante per ogni spettatore l’intero rituale. Tutto inizierà con la processione dei lauretani che dalla chiesa di Santa Maria della Tomba si recherà presso piazza Maggiore, al termine della celebrazione liturgica della Santa Pasqua, delle ore 10.30, presieduta dal vescovo Michele Fusco.
La Madonna verrà portata nella chiesa di San Filippo Neri e lì San Pietro e San Giovanni andranno ad annunciare alla Madonna la resurrezione di Gesù; tre le volte in cui i Santi, come dice la tradizione, andranno a bussare prima di essere creduti. Una Vergine vestita di nero, a lutto per la morte del figlio amato, percorrerà la piazza a passo lento, l’immagine del dolore che la perdita le ha provocato, fino a quando, all’altezza del fontanone finalmente vedrà suo figlio risorto e correrà ad abbracciarlo. Nella corsa abbandonerà l’abito scuro per vestirne uno verde, 12 colombe voleranno e la mano precedentemente occupata dal fazzoletto per asciugare le lacrime verrà occupata da una rosa. L’incontro tra madre e figlio ritrovati sarà suggellato da fuochi d’artificio e dal canto dell’Alleluia di Handel.