STALKING, DIVIETO DI AVVICINAMENTO A EX MOGLIE E FIGLI PER UN POLIZIOTTO
Prima durante la convivenza. Poi, anche dopo la separazione, avrebbe continuato a molestare e a minacciare la sua ex moglie rendendole la vita impossibile. Lāaltro giorno, il gip Marta Sarnelli, su richiesta del difensore della parte lesa, lāavvocato Teresa Nannarone, ha stabilito che lāindagato, appartenente a una forza di polizia, non potrĆ nĆ© avvicinarsi, nĆ© comunicare con qualsiasi mezzo (telefono, social network), con la sua ex e a tutte le altre persone offese compreso i figli. Lāinchiesta ĆØ partita nel febbraio di questāanno in seguito alla denuncia fatta dalla donna, la quale, anche dopo essersi separata dal marito, sarebbe stata costretta dal suo ex, a subirne i comportamenti molesti e minacciosi.
I reati per i quali l’ex coniuge ĆØ indagato sono: maltrattamenti in famiglia, minacce, danneggiamento aggravato. In particolare nella sua denuncia la donna avrebbe raccontato di ossessivi appostamenti del marito avvenuti nel weekend quando lāuomo, tornava a Sulmona per presentarsi nei luoghi dove la sua ex si trovava in compagnie delle amiche; pretendeva di condizionare ogni aspetto della vita della donna: gestione della casa e dei figli, dellāattivitĆ lavorativa e perfino le frequentazioni e i rapporti con la famiglia dāorigine. Le avrebbe danneggiato l’auto che aveva parcheggiato nel parcheggio di Santa Chiara. Lāuomo avrebbe anche installato una telecamera sul balcone della donna per controllarne i movimenti acquisendo i filmati della videocamera del negozio dove lavora la donna, oltre a tempestarla di telefonate. Condotte che con il passare del tempo si sarebbero intensificate in modo da ampliare lāefficacia intimidatoria e disturbatrice della propria condotta. Da qui la decisione del giudice di tenere a debita distanza lāindagato dalla sua ex.
āQuesto provvedimento ci costringe a registrare ancora una volta l’inferno in cui le donne sono costrette a vivere nonostante l’avvenuta separazioneā, afferma lāavvocato Teresa Nannarone, āe nonostante i tentativi di evitare conflitti per proteggere i figli, ma anche la forza che dimostrano quando decidono di non sopportare piĆ¹ nel silenzio e nella paura ma di denunciareā.
Ć un abuso dei poveri. Queste faccende di nervosismo sono sempre avvenute, tra poveri nelle famiglie povere e, prima di queste nuove adulatorie leggi europee che stanno introducendo anche in Italia, tra moglie e marito non ci si metteva il dito. Invece ora il tornaconto economico ĆØ di incasso delle paghe pubbliche senza lavorare ( o di parcelle legale con la appetente soddisfazione degli avvocati, che sono i primi a farsene interpreti e a sobillare le false aspettative di tutti i sensi di promiscua libertĆ che arrivano ciclicamente nei pensieri delle coniugate, per ; a loro chiaro vantaggio; mettere in squarto le famiglie) muove biegamente tutti gli appartenenti che vertono attorno alla burocrazia pubblica, a sfruttare la generalitĆ di queste disgrazie (non il caso personale che non conosco) dove in ultimo chi ci rimette drammaticamente per davvero sono i ragazzi che debbono iniziare aspra vita come tristi figli di divorziati, senza invece ausilio e protezione ausilio e protezione che,lo stesso invece, gli spetterebbe da una invece corrotta istituzione pubblica che agisce nei Tribunali con lo stesso malvagio divertimento dei titini sulle bocche delle foibe.
Ć un abuso dei poveri. Queste faccende di nervosismo sono sempre avvenute, tra poveri nelle famiglie povere e, prima di queste nuove adulatorie leggi europee che stanno introducendo anche in Italia, tra moglie e marito non ci si metteva il dito. Invece ora il tornaconto economico e di incasso delle paghe pubbliche senza lavorare ( o di parcelle legali con la appetente soddisfazione degli avvocati, che sono i primi a farsene interpreti e a sobillare le false aspettative di tutti i sensi di promiscua libertĆ che arrivano ciclicamente nei pensieri delle coniugate, per; a loro chiaro vantaggio; mettere in squarto le famiglie) muove biecamente tutti gli appartenenti che vertono attorno alla burocrazia pubblica, a sfruttare la generalitĆ di queste disgrazie (non il caso personale che non conosco) dove in ultimo chi ci rimette drammaticamente per davvero sono i ragazzi che debbono iniziare aspra vita come tristi figli di divorziati, senza invece ausilio e protezione che, lo stesso invece, gli spetterebbe da altra invece corrotta istituzione pubblica che agisce nei Tribunali con lo stesso malvagio divertimento dei titini sulle bocche delle foibe.